YA‛QŌB TĀM (Ya‛qōb b. Mē'īr, detto Rabbēnū Tām, "il nostro maestro perfetto", con allusione a Genesi, 25, 27)
Dottore ebreo, nato a Ramerupt (Francia) verso il 1100, morto a Troyes il 9 giugno 1171. Fu la più alta autorità talmudica dell'età sua. I sinodi rabbinici del tempo erano da lui presieduti, e le loro decisioni vanno di solito col suo nome. I dotti ebrei delle più varie parti d'Europa si rivolgevano a lui per sottoporgli quesiti giuridici. A lui particolarmente risale il metodo delle Tōsāfōt (v.).
La sua opera principale è il Sēfer ha-Yāshār (Il libro del Giusto), contenente novelle a diversi trattati talmudici e responsi (ed. Vienna 1811; la parte dei responsi anche Berlino 1898, a cura di F. Rosenthal). Altri responsi suoi sono inclusi in varie raccolte di responsi. Scrisse altresì parecchie poesie religiose e profane, e compilò un formulario liturgico (Maḥzōr). La sua opera grammaticale, Sēfer ha-Hakrā‛āh, intesa a dare un giudizio circa i contrasti fra i grammatici Mĕnaḥēm b. Sarūq e Dūnāsh b. Labraṭ (di solito in favore del primo), fu pubblicata con la Maḥberet di Mĕnaḥēm dal Filipowski, Londra 1855.
Bibl.: H. Gross, Gallia Judaica, Parigi 1897, pp. 230-38, 542-43, 636-37, e la bibliografia ivi citata.