'Arafat, Yasser (propr. Mohammed 'Abd al-Ra'uf)
(propr. Mohammed ‛Abd al-Ra’uf) Politico palestinese (prob. Gerusalemme 1929-Clamart 2004). Fondatore, nel 1958, di Fatah, la principale organizzazione della resistenza palestinese, assunse dal 1968 l’egemonia all’interno dell’OLP e nel 1969 ne divenne presidente, carica che tenne fino alla sua morte. Nel corso del ventennio successivo, ‛A. fu al centro della scena internazionale per le sue controverse iniziative militari a sostegno dell’indipendenza palestinese. Dopo aver abbracciato l’impegno per una soluzione diplomatica del conflitto israelo-palestinese, ‛A. prese parte ai colloqui di pace di Madrid (1991) e di Oslo (1993) che consentirono la nascita di un’Autorità nazionale palestinese a Gerico e nella Striscia di Gaza. Per questi accordi ‛A. fu insignito, insieme a Y. Rabin e S. Peres, del premio Nobel per la pace (ott. 1994). Divenuto presidente dell’ANP (1996), A. ha insistito sulla via del dialogo per tutta la seconda metà degli anni Novanta, ma il fallimento dei negoziati di Camp David (luglio 2000) e l’esplosione di violenze nei territori palestinesi a partire dal settembre-ottobre 2000 allontanarono ancora una volta la soluzione del conflitto evidenziando tutti i problemi irrisolti: il nodo di Gerusalemme, la frammentarietà del territorio del futuro Stato palestinese, le inadempienze di Israele nell’attuazione degli accordi, la questione dei rifugiati. Accusato di finanziare il terrorismo in Israele, mentre l’ascesa di Hamas erodeva il suo consenso, ‛A. trascorse gli ultimi due anni della sua vita confinato a Ramallah, morendo in circostanze mai chiarite.