Yayoi
Periodo della preistoria del Giappone (4° sec. a.C.-4° sec. d.C.). Il termine fu adottato nel 1884, quando nel chiocciolaio di Mukogaoka nel quartiere di Y., nel centro di Tokyo, fu rinvenuto un tipo di ceramica diverso da quella Jomon. Della cultura Y. sono oggi distinte tre fasi principali: antica (350/300-100 a.C.), media (100 a.C.-100 d.C.) e tarda (100-300 d.C.). In questi sei secoli furono gettate le basi della civiltà giapponese, costituite dalla coltivazione del riso, integrata dalla metallurgia del bronzo e del ferro e da crescenti contatti con Cina e Corea. Nelle origini della cultura Y. sono evidenti alcuni elementi essenziali: l’agricoltura del riso in vasca si affermò definitivamente intorno al 400-300 a.C., in associazione alla fusione del bronzo e alla lavorazione del ferro; durante la media fase Y. si verificò una forte espansione degli insediamenti agricoli da Kyushu oltre il Mare Interno e fino a Honshu, mentre marcate divisioni sociali ed entità politiche regionali si andarono formando nel corso della fase tarda. Vi sono tracce inoltre di un intenso processo immigratorio. L’aumento del numero degli insediamenti nel corso della fase media Y. e l’espansione dai bassopiani costieri a quote più elevate che dominavano le valli fluviali sono entrambi fattori che lasciano ipotizzare un incremento di tensioni tra gruppi. Apparsi subitaneamente nel periodo Y. medio, gli insediamenti fortificati scomparvero agli inizi del periodo Kofun. Suggestivi dati sulla fase recente del periodo Y. provengono da un testo storico cinese, il Weizhi (Cronaca di Wei, regno della Cina settentrionale, 220-265 d.C.) redatto intorno al 297 d.C., dove si narra che le genti wa dell’arcipelago giapponese nel 3° sec. d.C. possedevano una gerarchia sociale forse con «capi-sciamani» di sesso femminile e che documenta come i conflitti fossero endemici ed esistessero sistemi «legali» e di tassazione. I wa coltivavano il riso e allevavano bachi da seta, non possedevano animali domestici, ma gestivano mercati formalmente autorizzati e regolamentati. Nel 238 e nel 240 o 243 d.C. la regina Himiko inviò ambasciatori in Cina; la prima spedizione le permise di essere riconosciuta dall’imperatore Wei come regina di Wa. I gruppi Y. occupavano inoltre in forma permanente villaggi cinti da fossato. Le risaie, fin dalle fasi iniziali, documentano un complesso sistema di coltivazione, probabilmente importato dalla Cina già nella sua fase evoluta. L’adozione della risicoltura fu accompagnata da innovazioni in campo tecnologico: mutarono nei vasi fittili le forme e le tecniche decorative; fra gli utensili litici comparvero coltelli di pietra polita di forma ovale o semilunata per la mietitura (ishibocho); e fu introdotta la tessitura, che aveva anch’essa in Cina una lunga tradizione.