Kaniuk, Yoram
Kaniuk, Yoram. – Scrittore, giornalista e pittore israeliano (n. Tel Aviv 1930). Ha partecipato alla guerra arabo-israeliana nel 1948, a seguito della quale – e delle ferite riportate – ha vissuto a New York fino al suo ritorno a Tel Aviv nel 1961. Racconta parte di quell’esperienza nel saggio La terre des deux promesses (1996; trad. it. 2009) scritto con lo scrittore palestinese Emil Habibi. Tra i più significativi scrittori israeliani, K. ha cominciato a pubblicare romanzi e racconti nel 1962 e i suoi libri sono stati tradotti in venticinque lingue. Celebre, tra le sue opere, il romanzo Adam ben Kelev (1968; trad. it. Adamo risorto, 1995), da cui il regista Paul Shrader ha tratto l’omonimo film nel 2009. Ambientato in un istituto mentale dove si curano superstiti dei lager nazisti, è una storia di salvazione: quella del rapporto che si crea tra un artista ebreo sopravvissuto diventando il cane del comandante del campo e un giovane cresciuto in una cantina legato a una catena proprio come un cane. Tra le opere scritte in inglese, Exodus: the odyssey of a commander (1999; trad. it. Il comandante dell'Exodus, 2001), che racconta la storia del comandante di una delle quattro navi che, tra il 1945 e il 1948, tentarono di portare in Palestina circa 24.000 ebrei sopravvissuti all'olocausto, sfidando il divieto inglese di introdurre profughi in quella terra che era sotto il mandato britannico; il romanzo per ragazzi The magnanimous thief (2002; trad. it. 2002), su un giovane ebreo di origine tedesca, che sottrae i soldi dalla banca in cui lavora a Tel Aviv e li distribuisce agli ebrei poveri appena tornati dopo la Seconda guerra mondiale. Nel 2005 pubblica Ha-Neederet Mi-Nachal Tzin (trad. it. La ragazza scomparsa, 2008), una storia narrata in prima persona da una voce femminile che utilizza l’espediente narrativo dell’indagine sulla propria morte per una meditazione sull'esistenza e sull’identità. K. ha ricevuto molti premi letterari, tra cui il Premio dei diritti dell’uomo (Francia, 1997), il Prix méditerranée etranger (2000), il Gold book prize dell’Associazione degli editori israeliani (2005), il premio Newman (2006), il premio Kugel alla carriera (2008) e il Sapir prize per la letteratura (2011).