Generale prussiano (Potsdam 1759 - Klein-Oels, Breslavia, 1830). Entrato giovanissimo nell'esercito di Federico II, ne fu radiato per insubordinazione; servì poi gli Stati generali d'Olanda nelle Indie orientali e fu reintegrato nell'esercito prussiano solo dopo l'avvento di Federico Guglielmo III. Combatté contro i Polacchi di Kościuszko, poi contro i Francesi durante la quarta coalizione antinapoleonica. Governatore generale della Prussia occidentale e orientale, avversò il movimento riformatore di Stein, Scharnhorst e Gneisenau, attestandosi su posizioni di rigido conservatorismo. Comandante del corpo ausiliario prussiano durante la campagna di Russia, dopo la rotta di Napoleone concluse con i Russi, di propria iniziativa, la convenzione di Tauroggen (dic. 1812), che segnò una svolta nella politica estera della Prussia e il suo allineamento con lo zar Alessandro I: per questo motivo, fu in un primo tempo sottoposto a giudizio e poi prosciolto da Federico Guglielmo III, che infine gli affidò il comando di un corpo d'armata. Durante la guerra antinapoleonica Y. forzò l'Elba presso Wartenburg (ott. 1813), attaccò i Francesi a Lipsia e varcò il Reno (genn. 1814). Ebbe allora il titolo di conte di Wartenburg. Abbandonò l'anno seguente la carriera militare, per ritirarsi nei suoi feudi slesiani.