Vedi YORK dell'anno: 1966 - 1997
YORK (v. vol. VII, p. 1240)
A partire dalla fondazione dello York Archaeological Trust, avvenuta nel 1971, sono incessantemente aumentati gli scavi di emergenza effettuati nella città. Il sito si rivela importante anche per il notevole stato di conservazione dei resti organici: si sono infatti mantenute in situ pareti in legno sino a un metro o più di altezza e ottimamente conservati manufatti in legno, stoffa e pelle. I ritrovamenti più significativi, peraltro, sono stati quelli relativi al periodo vichingo (IX-XI sec. d.C.).
Per quanto riguarda la fortezza legionaria, alcune parti dei principia sono state scoperte sotto la cattedrale. Si tratta di un edificio imponente, le cui dimensioni furono probabilmente 60x90 m circa. Costruito inizialmente in pietra nel II sec., fu radicalmente modificato subito dopo il 300 d.C., e sembra che rimanesse ancora in gran parte in piedi addirittura nel IX secolo. Sotto la cattedrale sono stati scoperti i rocchi di un'intera colonna crollata, alta 6,70 m. Sono state trovate inoltre le fognature in pietra delle terme del Castrum in buono stato di conservazione. I numerosi raffinati gioielli, ivi raccolti, tra cui ornamenti femminili in oro, fanno supporre che anche le donne frequentassero le terme. E stata identificata la casa di un tribuno, e si sono acquisiti molti nuovi dati sulla disposizione delle baracche. Lo studio dei bastioni, ulteriormente approfondito, non consente più di dar credito all'ipotesi che Eboracum sia stata saccheggiata da tribù provenienti dal Nord verso la fine del II sec., e di nuovo intorno al 300 d.C. In ogni caso, le mura hanno rivelato una complessa vicenda di ricostruzioni che si sono protratte dal 71 sino agli inizî del IV sec. d.C., anche se nella maggior parte dei casi furono limitate solo a particolari sezioni della cinta muraria e non all'intero circuito. Una delle torri che scandivano il circuito stesso è stata scavata nella sua interezza (SO 5): costruita nel tardo III o agli inizî del IV sec. d.C., aveva una pianta poligonale e sporgeva rispetto al muro della fortezza. Faceva parte di quella serie di torri che abbellivano il lato del castrum posto di fronte alla colonia, situata sulla riva opposta del fiume Ouse, a SO.
Nell'insediamento all'esterno delle mura (canabae), gli scavi sembrano indicare che le strade seguissero in linea di massima il medesimo andamento di quelle della fortezza. Lo sviluppo delle canabae ebbe inizio alla fine del I sec. d.C., specialmente nell'area compresa tra i fiumi Ouse e Foss. A Coney Street sono stati ritrovati due depositi per il grano posti sulla riva del fiume, il più antico dei quali, costruito alla fine dell'età flavia, venne ben presto demolito a causa di un'infestazione di coleotteri; un secondo granaio fu subito ricostruito per rimpiazzare quello distrutto. Ad Aldwark è stata scoperta una casa del IV sec. d.C. con una pavimentazione a mosaico, sovrapposta a depositi con resti che documentano l'esistenza di una fabbrica di ceramica e di tegole; ma, a tutt'oggi, ci sono solo scarse tracce degli edifici pubblici che qui ci si aspetterebbe di trovare. In località Coppergate sono stati rinvenuti edifici inizialmente costruiti in legno e quindi in pietra, di ignota funzione (forse officine), all'interno dei quali furono scavate tombe che risalgono a una fase più tarda, e cioè al periodo compreso tra la fine del III e gli inizî del IV sec. d.C. Il sito ha fornito una buona documentazione relativa alla lavorazione del vetro in età romana.
La colonia Eboracensis si stendeva sul lato sud-occidentale del fiume Ouse, di fronte alla fortezza. Non si hanno ancora elementi sufficienti per stabilire la data del suo sviluppo; in genere si suppone che esso si sia verificato sotto il regno di Severo o di Caracalla, venendo così a coincidere con la creazione della provincia della Britannia Inferior della quale Eboracum era la capitale (v. Provincie romane: Britannia). La forma Eboracum sembra sia divenuta corrente nel III sec., sostituendo la precedente Eburacum (forma quest'ultima, che si ritrova, p.es., su una delle tavolette di Vindolanda degli inizî del II sec. d.C.).
Poco si sa ancora delle difese e del sistema stradale nella colonia. Recenti scavi hanno dimostrato, comunque, che l'occupazione ebbe inizio alla fine del I sec., con una considerevole espansione nel II, quando furono costruiti edifici di pietra. L'occupazione continuò sino alla seconda metà del IV sec. nella parte centrale della colonia. Una bella casa con un mosaico, anch'essa del IV sec., è stata scoperta a Clementhorpe, immediatamente all'esterno della colonia stessa. Ancora non è stata rinvenuta alcuna traccia della domus palatina di cui si parla nella Historia Augusta (SHA, Sept. Sev., 22, 7).
I recenti interventi nelle necropoli si sono limitati al ritrovamento di piccoli gruppi di tombe. Alcune sepolture a inumazione tardo-romane sono state trovate entro l'area dell'insediamento, ma il significato di tale presenza resta sino a questo momento poco chiaro. La necropoli di Trentholme Drive è l'esempio finora meglio indagato.
A partire dagli inizî del V sec., sembra che Eboracum sia andata progressivamente spopolandosi, anche se la maggior parte degli edifici romani sopravvisse in alzato (sia pure allo stato di rovine). La teoria secondo la quale fu un'inondazione a determinare la decadenza della città non ha trovato molte conferme nelle ricerche più recenti. Malgrado una sporadica occupazione di Germani nel V sec., il luogo non ritornò a essere importante fino all'arrivo del re Edwin di Northumbria, il quale, battezzato nel 627 da Paolino, monaco romano evangelizzatore del suo regno, nominò quest'ultimo vescovo di Y. e costruì una chiesa non ancora localizzata.
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