yuan
Unità monetaria della Cina, divisa in 10 jiao e 100 fen. Con il nome di y. si designavano i dollari d’argento coniati nel Paese alla fine del 19° sec. in sostituzione del dollaro d’argento messicano, che circolava ampiamente nel Sud-Est asiatico e in Cina, in particolare nelle località lungo la costa, in conseguenza della presenza spagnola nella regione (➔ anche yen). Le prime monete furono emesse nel 1890 e i metalli usati furono l’ottone, il rame e l’argento. Nel 1930 furono coniati i primi y. d’oro. Nel 1969 la valuta cinese (unità base y. e suoi sottomultipli) ha complessivamente preso la denominazione ufficiale di renminbi (nome peraltro limitato alle statistiche ufficiali), trascrizione in caratteri latini della locuzione «moneta (bi) del popolo (ren min)», iscritta dall’avvento della Repubblica Popolare sulle banconote emesse dalla Banca del popolo di Cina (➔ The People’s Bank of China). Nel 1980, accanto agli y., emessi dalla Banca del popolo, sono stati introdotti i certificati esteri, emessi dalla Banca di Cina, creando così una doppia circolazione. Lo scopo della riforma, che ha registrato risultati altalenanti, era quello di instaurare due circuiti delle merci e dei prezzi distinti, uno interno e uno per gli stranieri. Nell’ultimo decennio del 20° sec. e nei primi anni 2000 lo y. è stato saldamente ancorato al dollaro (8,2 y. per dollaro), stabilità che ha giovato grandemente all’economia cinese, evitando la tendenza all’apprezzamento che sarebbe altrimenti risultata dal surplus commerciale e favorendo così le esportazioni. Nel 2005 lo y. è stato sganciato dal dollaro e ancorato a un paniere valutario. È seguito un periodo di apprezzamento della moneta cinese sul dollaro, solo interrotto dalla crisi del 2008-2009 (grande recessione). Successivamente è ripresa la tendenza alla rivalutazione del cambio nominale e, in misura ancora più accentuata, del cambio reale; in quest’ultimo caso, nei confronti non solo del dollaro ma anche di un paniere di valute. Lo y.-renminbi ambisce, come strategia di lungo periodo, a diventare una moneta internazionale, ma perché questo accada, deve prima divenire una moneta a piena convertibilità. Alcuni passi in questa direzione sono già stati fatti, con emissioni obbligazionarie denominate in y. sulla piazza di Hong Kong (i cosidetti dim sun bonds) e anche con accordi commerciali (per es., con il Giappone) che consentono di regolare i pagamenti export/import nelle rispettive valute, senza passare per il dollaro.