De Carlo, Yvonne
Nome d'arte di Peggy Yvonne Middleton, attrice cinematografica canadese, nata a Vancouver il 1° settembre 1922 e morta a Woodland Hills, California, l'8 gennaio 2007. È stata di solito impiegata in ruoli esotici, anche di mezzo sangue, in film avventurosi o in western minori, sfruttando la sua bellezza appariscente di bruna sensuale; tuttavia, le rare volte in cui è stata diretta da registi d'ingegno, ha mostrato buone qualità d'interprete.
Dopo aver studiato danza, canto e recitazione nella città natale e aver lavorato come ballerina in teatri e locali notturni, anche a Los Angeles, nel 1941 fu scritturata dalla Paramount e, sceltosi come nome d'arte il cognome della madre, prese parte, in piccoli ruoli talvolta non accreditati, a una ventina di film. Passata alla Universal, il produttore Walter Wanger le offrì il suo primo ruolo di protagonista come ballerina viennese in Salome, where she danced (1945; Salomè) di Charles Lamont, una spy-story di ambientazione ottocentesca caratterizzata da elementi kitsch deliranti. In seguito affrontò impegnativi personaggi drammatici nei due noir Brute force (1947; Forza bruta) di Jules Dassin e Criss cross (1949; Doppio gioco) di Robert Siodmak, ma nella maggior parte dei casi sprecò il suo talento di attrice in ruoli di tentatrice in film esotici o avventurosi. Le sue occasioni migliori furono Sea devils (1953; Gli sparvieri dello stretto) e, accanto a Clark Gable, Band of angels (1957; La banda degli angeli, noto anche come La frusta e la carne) entrambi di Raoul Walsh, oltre a Timbuktu (1959; La prigioniera del Sudan) di Jacques Tourneur. Offrì comunque prove decorose nel ruolo di Minna, la prima moglie del compositore R. Wagner, in Magic fire (1956; Fuoco magico) di William Dieterle e, in quello di Lola Montez finita nel West, in Black Bart (1948; Dietro la maschera) di George Sherman. Tra i film interpretati dall'attrice in Inghilterra è da ricordare, per il suo umorismo, The captain's paradise (1953; Il paradiso del capitano Holland) di Anthony Kimmins, nel quale fece coppia con Alec Guinness. Fu quindi Sephora, moglie di Mosè, in The ten commandments (1956; I dieci comandamenti) di Cecil B. DeMille, e poi la peccatrice Maria Maddalena in La spada e la croce ‒ Maria Maddalena (1958) di Carlo Ludovico Bragaglia, 'kolossal' italiano girato in economia tutto in interni. Raggiunto l'apice della notorietà, come star di seconda grandezza, negli anni Cinquanta, rallentò l'attività nel decennio successivo, per tornare di nuovo alla ribalta in una serie televisiva, parodia dei film dell'orrore, The Munsters (1964-1966), come interprete di una divertente Lily Munster, personaggio ripreso nel film Munster, go home (1966; La dolce vita non piace ai mostri) diretto da Earl Bellamy e nel televisivo The Munsters' revenge (1981) di Don Weis.
Nel corso di questa seconda fase della sua carriera l'attrice ha inoltre ottenuto un buon successo di pubblico e critico a Broadway, anche come cantante, con Follies (1971), un musical di Stephen Sondheim. La sua ultima apparizione è stata invece nel film The barefoot executive (1995) di Susan Seidelman, realizzato per il piccolo schermo. Nel 1987 ha pubblicato Yvonne. An autobiography.