Z O... (Ζω...)
Inizio del nome di uno scultore che si legge su una base di statua del museo di Calcide nell'Eubea, proveniente dalle mura della città antica (I.G., xii, 9, 910).
I caratteri dell'iscrizione suggeriscono la datazione attorno alla metà del II sec. a. C., confermata anche dall'identificazione del dedicante (Marcadé); tuttavia è incerta l'attribuzione ad uno scultore altrimenti noto; Zoilos, figlio di Demostratos (Wilhelm), va forse escluso per la cronologia troppo bassa (v. zoilos, 2°); si è pensato pertanto al nonno di questi (Lippold). Più fondata appare l'identificazione con Zoilos figlio di Zoilos, attivo a Delo nello stesso tempo (v. zoilos, 1°). Ma sono possibili anche altre letture: Zosimos, Zopyros, ecc.
Bibl.: A. Joubin-A. Wilhlem, in Bull. Corr. Hell., XVI, 1892, p. 90 ss., n. i; A. Wilhelm, in Österr. Jahresh., X, 1908, p. 30; G. Lippold, Handb., III, i, Monaco 1950, p. 367; J. Marcadé, Recueil des signatures de sculpteurs Grecs, II, Parigi 1957, p. 136, tav. XLVIII, 2.