ZÄHRIVGEN
Famiglia principesca, che nel secolo XII dominò su parte dell'attuale Svizzera. Il castello di Zähringen, di cui si ha notizia fin dal 1008, si trova nella Selva Nera. Capostipite della casata fu un conte Bertoldo, che sembra discendesse dagli Eticonidi di Alsazia, e che era signore in Brisgovia e nella Selva Nera. Nel 1061; durante la minore età di Enrico IV, egli ottenne dall'imperatrice Agnese il ducato di Carinzia e la marca di Verona. Avendogli però nel 1073 Enrico IV tolto la Carinzia, egli strinse accordi, contro l'imperatore, col duca Rodolfo di Svevia e, scoppiata la lotta delle investiture, si schierò dalla parte papale, occupò i passi delle Alpi, indusse Rodolfo a proclamarsi antiré, devastò le terre del vescovo di Basilea e di altri partigiani di Enrico. Morì, sconfitto, nel 1077. Suo figlio, Bertoldo II, continuò con energia la lotta e, caduto in battaglia Rodolfo di Svevia, suo suocero, ne ereditò le terre e fu eletto, dai grandi svevi, duca. Vinto a sua volta, dovette rinunciare al ducato di Svevia a favore di Federico di Hohenstaufen, ma ottenne l'avvocazia imperiale per Zurigo e poté conservare il titolo ducale. Bertoldo III, suo figlio, fondò nel 1120 Friburgo in Brisgovia.
Spentasi la casa salica, gli Z. furono fieri partigiani dei Guelfi contro gli Hohenstaufen. Corrado di Z., secondo figlio di Bertoldo II, ebbe l'incarico dall'imperatore Lotario di Supplimburgo di reprimere la rivolta del conte di Chalon in Borgogna e ottenne il rettorato della Bassa Borgogna. Ma, con l'ascesa al trono di Corrado di Svevia, si trovò a mal partito. Vinto da Federico di Hohenstaufen, il futuro Federico I Barbarossa, dovette umiliarsi e soltanto per intercessione di S. Bernardo riuscì a conservare i possessi aviti. Il Barbarossa preferì guadagnarsi con concessioni l'appoggio della potente famiglia. Bertoldo IV ebbe da lui la conferma del rettorato di Borgogna, il titolo di reggente del regno di Arles e l'avvocazia di Sitten, Ginevra e Losanna. Seguì l'imperatore in Italia. Anche suo figlio, Bertoldo V, fu fedele agli Svevi: alla morte di Enrico VI, invitato dai nemici della casa sveva a prender la corona, preferì accordarsi con Filippo di Svevia.
Si deve a Bertoldo IV la fondazione, nel 1150, di Friburgo in Üchtland (l'attuale Friburgo in Svizzera) e a Bertoldo V quella, nel 1191, di Berna. La fondazione di città libere, direttamente dipendenti dall'avvocazia imperiale, mirava a tenere a freno i baroni che nel 1190 e 1191 insorsero e furono disfatti. Bertoldo V difese anche Ginevra dalle mire del conte Tommaso di Savoia. Sotto gli ultimi Z. si sviluppano così le città svizzere, alle quali pervengono dalla Lombardia le nuove idee di libertà comunale (Arnaldo da Brescia ebbe discepoli a Losanna e a Zurigo), che passano poi, insieme con fermenti mistici, nelle città della Renania. Vanno però sviluppandosi, in questo periodo, anche la potenza dei conti di Savoia da un lato e quella dei conti d'Asburgo dall'altro.
Nel 1218, con Bertoldo V, la famiglia si spegne. Suoi eredi: per le terre appartenenti alla Borgogna i conti di Kyburg; per le terre di Svevia i conti di Urach; per le terre in Brisgovia i margravî del Baden, discendenti da un figlio minore di Bertoldo I, Ermanno, che aveva avuto la marca di Verona senza poterla conservare, ma il cui titolo marchionale era stato trasferito al castello di Hochberg in Brisgovia e più tardi a quello di Baden. Zurigo e Berna ottennero da Federico II la libertà di città immediate dell'impero.
Bibl.: J. v. Müller, Geschichte schweizerischer Eidgenossenschaft, Stoccarda e Tubinga 1832; Fr. v. Weech, Die Z. in Baden, Karlsruhe 1881; E. Heyck, Geschichte d. Herzöge v. Z., Friburgo in B. 1891; id., Urkunden, Siegel u. Wappen d. Herz. v. Z., ivi 1892; C. Hamm, Die Städtegründungen d. Herzöge v. Z., ivi 1932.