ZAKROS
L'insediamento archeologico di Z., situato nell'estremità orientale dell'isola di Creta (distretto di Sitìa), si segnala per la presenza di un palazzo minoico, scavato sistematicamente da N. Platon a partire dal 1962, che per vastità d'impianto e valore dei ritrovamenti si affianca a quelli più noti di Cnosso, Festo e Mallia, pur essendo fra tutti questi il più piccolo. La sua importanza è confermata anche dalle ricerche recentemente condotte sulla viabilità e sul sistema di fortificazione propri della regione sulla quale il sito di Z. insiste.
Il palazzo è stato messo in luce nel punto in cui sbocca verso il mare una vallata compresa fra due colline. Sulla più settentrionale di queste già agli inizi del 20° secolo l'archeologo inglese D.G. Hogarth aveva scoperto un certo numero di case, insieme con depositi contenenti ampie quantità di ceramica del periodo fra il Medio e il Tardo Minoico. Dagli scavi di Platon sono state individuate numerose altre case a più di un piano, come segnalano i resti di scale, e con molteplici ambienti, alcuni forniti di strutture per la produzione di vino e olio. Il palazzo si strutturava su un cortile centrale, intorno al quale erano disposte quattro ali. In quella orientale sono stati individuati gli appartamenti reali, in quella settentrionale ambienti di servizio, fra i quali una cucina corredata di utensili domestici. Fra gli altri ambienti sono stati riconosciuti vani di culto, laboratori per la produzione di profumi e magazzini vari. Essendo rimasto immune da saccheggi, il palazzo di Z. ha fornito molti e interessanti reperti: vasi di pietra, oggetti in bronzo, 3 zanne di elefante (che attestano rapporti commerciali con Cipro e la Siria), offerte votive in argilla, monili in materiali preziosi, come una medaglia e un pendaglio. Fra tutti gli oggetti spiccano due rhytà, dei quali uno in pietra dura mostra in rilievo la rappresentazione di un santuario, l'altro in steatite ha la forma di testa di toro. Inoltre nell'ala occidentale del palazzo è stato trovato un archivio contenente 13 tavolette in Lineare A (26 segni della medesima scrittura compaiono su un vaso di pietra), ulteriore indizio del notevole grado di organizzazione del palazzo. Da una delle case meglio costruite fra quelle scavate da Hogarth, appartenente al Tardo Minoico I, provengono numerose cretule d'argilla, recanti impressi diversi tipi di sigilli.
I risultati degli scavi consentono di precisare che a Z. si sono succeduti un palazzo del 19° secolo e un palazzo del 17°-15° secolo; quest'ultimo sembra essere stato distrutto all'improvviso da scosse sismiche collegate all'eruzione del vulcano di Thera (circa 1450 a.C.), come mostra la presenza di materiale eruttivo ritrovato negli scavi.
Bibl.: Resoconti annuali di N. Platon nei Praktiká della Società archeologica greca dal 1962 fino agli anni Ottanta; inoltre si segnalano per presentazioni di carattere più generale: N. Platon, in Archaeology, 15 (1963), pp. 289 ss.; Id., Zakros. Discovery of a lost palace of ancient Crete, New York 1971; N. Platon, W.C. Bruce, Ενεπίγϱαϕοι πιναϰίδεϚ ϰαὶ πίϑοι γϱαμμιϰοῦ συστήματοϚ ᾽Α ἐϰ Ζαϰϱου. Inscribed tablets and pithoi of Linear A system from Zakro, Atene 1975; Y. Tzedakis, M. Auguli, in Bulletin de Correspondance Hellénique, 114 (1990), pp. 453 ss.