ZAMBECCARI, Francesco, conte
Pioniere dell'aeronautica, nato a Bologna nel 1762, morto ivi il 21 settembre 1812. Fu ufficiale nella marina spagnola, combatté contro i Turchi nel 1787; ferito, venne fatto prigioniero e trattenuto per 3 anni nelle carceri di Costantinopoli. Liberato, si dedicò allo studio degli aerostati e della loro utilizzazione.
Ideò un pallone costituito di due distinti involucri, il superiore sferico, riempito d'idrogeno, l'inferiore a forma di cono tronco, con la base maggiore in alto, pieno di aria riscaldata con una lampada a spirito contenuta nella navicella. La "galleria", o navicella, era a forma di cesta, appesa a un cerchio, pendente a sua volta dalla rete che avvolgeva l'involucro superiore.
Il conte Z. compì numerose ascensioni principalmente a scopo di studio dell'atmosfera. Alcune di esse, come quella del 7 ottobre 1803 e quella del 22 agosto 1804, riuscirono molto drammatiche: nella prima cadde in mare presso Ancona e fu salvato a stento, con i suoi due passeggeri, dopo parecchie ore di permanenza in mare agitatissimo; nella seconda, in un primo tempo, essendosi rovesciata la lampada a spirito nella navicella, corse rischio di morire bruciato e poi di sfracellarsi contro il suolo mentre tentava di salvarsi scivolando lungo la fune di ritegno.
Lo Z., tuttavia, seguitò a compiere notevoli ascensioni; il 21 settembre 1812 urtò nella discesa contro un albero, lo spirito contenuto nella lampada da riscaldamento gli si rovesciò addosso e, incendiatosi, gli produsse ustioni mortali.
Bibl.: G. Boffito, Il volo in Italia, Firenze 1921, cap. 18°; id., L'aeronauta F. Z., in L'ala d'Italia, 1926, n. 1. Ampia bibl. in G. Boffito, Biblioteca aeronautica italiana, Firenze 1929, passim.