• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

ZAMBECCARI, Livio, conte

di Mario Menghini - Enciclopedia Italiana (1937)
  • Condividi

ZAMBECCARI, Livio, conte

Mario Menghini

Patriota, nato a Bologna il 30 giugno 1802, morto ivi il 2 dicembre 1862. Era figlio del conte Francesco (v.). Entrato diciannovenne nella carboneria, ebbe da questa segrete missioni presso i suoi confratelli dell'Italia meridionale; e costretto all'esilio dopo i moti del '21, andò in Spagna, partecipando ai moti rivoluzionarî laggiù. Fu ufficiale dell'insurrezione spagnola, si rifugiò in Francia, quindi in Inghilterra, infine (1826) partì per l'America Meridionale, attrattovi dalle notizie della guerra per l'indipendenza dell'Uruguay, sollevatosi contro il dominio brasiliano. Entrato nella fiducia del generale J. A. Lavallela, ebbe da lui l'incarico (che però rifiutò) di assumere il comando dell'artiglieria nell'esercito repubblicano: preferì trasferirsi a Buenos Aires, dove ferveva la lotta civile tra federalisti e unitarî. Anche questa volta rifiutò il comando della legione italiana, combattendo invece come semplice soldato, fino a quando, debellate le truppe di Buenos Aires dalle bande del Rosas, lo Z. passò con molti dei suoi commilitoni a Porto Alegre, nella provincia di Rio Grande do Sul, dove (1834) fu nominato capo di stato maggiore di Benito Gonzales, capo del partito repubblicano allora al potere. Caduta quella repubblica, lo Z. fu fatto prigioniero dalle truppe dell'imperatore del Brasile al Fanfa (settembre 1836) e per tre anni restò chiuso nel forte di Santa Cruz. Liberato il 2 dicembre 1839 per l'amnistia dell'imperatore Pedro II, s'imbarcò per l'Europa, ma il governo pontificio gli negò di tornare nella sua città nativa. Visse a Firenze fino al 1841, poi, concessogli di dimorare a Bologna, però sotto stretta sorveglianza, continuò tuttavia a cospirare, specialmente durante il tentativo rivoluzionario del 1843. Costretto a tenersi nascosto in Toscana, usufruì nel luglio del 1846 dell'amnistia di Pio IX, che gli concedette di tornare a Bologna; e quando scoppiò la rivoluzione del 1848, egli, a capo di un corpo di volontarî, detto dei Cacciatori del Reno, marciò su Modena, quindi, tornato a Bologna, raggiunse il generale Durando sul Po, avendo da lui incarico di coprire con i suoi volontarî la posizione di Francolino. Partecipò in seguito a tutte le fazioni importanti combattute nel Veneto, specialmente alle difese di Vicenza e di Treviso, e il 27 ottobre 1848 fu a Mestre, dove comandò l'ala destra del battaglione dei Cacciatori dell'alto Reno. Tornato a Bologna col suo battaglione (22 dicembre), fu eletto deputato all'Assemblea Costituente Romana. Il Mazzini, triumviro della Repubblica Romana, lo incaricò il 24 aprile 1849 del comando del forte e della piazza d'Ancona, che lo Z. difese contro gli Austriaci fino al 18 giugno, quando la città dovette arrendersi. Lo Z. si rifugiò a Corfù, poi a Patrasso, ad Atene, dove nel 1854 fu colpito dal colera, infine in Piemonte, e colà rimase fino a quando la rivoluzione trionfante gli riaperse le porte della sua Bologna. Chiamato subito dopo da Garibaldi a Napoli, fu creato ispettore generale dell'esercito dell'Italia meridionale, coprendo quell'ufficio per breve tempo, poiché, deperito in salute, dovette rinunciarvi (1861) e tornare definitivamente a Bologna.

Bibl.: F. Bertolini, Cenni biografici di L. Z., Bologna 1885.

Vedi anche
Paolo Bòvi Campéggi Bòvi Campéggi, Paolo. - Patriota (Bologna 1814 - ivi 1874); fu tra i difensori di Roma nel 1849, poi tra i Cacciatori delle Alpi nel 1859 e tra i Mille. Intendente generale nell'esercito garibaldino, entrò col grado di tenente colonnello nell'esercito regolare. Il figlio Giovanni (Bologna 1839 - Monterotondo ... Bìxio, Gerolamo, detto Nino Bìxio, Gerolamo, detto Nino. - Patriota (Genova 1821 - Banda Atjeh 1873); ebbe infanzia travagliata e fu costretto a darsi alla vita del mare nella quale ebbe varie avventure. Nel 1847, dopo aver conosciuto a Parigi il Mazzini ed essersi legato col Mameli, fu a capo di alcune cospirazioni genovesi; segnalatosi ... Giuseppe Garibaldi Garibaldi, Giuseppe. - Patriota, generale e uomo politico (Nizza 1807 - Caprera 1882). Dopo aver aderito alla Giovine Italia e preso parte a moti insurrezionali in Italia, visse alcuni anni (1835-48) in America, combattendo per l’indipendenza in vari paesi. Rientrato in Italia, partecipò al governo provvisorio ... Risorgimento Termine storiografico usato per indicare quel complesso processo spirituale e politico, quella serie di trasformazioni economiche e sociali, di atteggiamenti letterari e culturali, di eventi diplomatici e militari, che tra la fine del Settecento e l’Ottocento, intrecciandosi e contrastandosi, portarono ...
Altri risultati per ZAMBECCARI, Livio, conte
  • ZAMBECCARI, Livio
    Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 100 (2020)
    Giacomo Girardi – Nacque a Bologna il 30 giugno 1802, figlio del conte Francesco (v. la voce in questo Dizionario) e di Diamante Negrini. Il padre fu un uomo d’azione e uno studioso dai multiformi interessi: tra i primi a dedicarsi agli esperimenti di volo con palloni aerostatici, proprio durante un’ascensione, ...
  • Zambeccari, Livio, conte
    Enciclopedia on line
    Patriota (Bologna 1802 - ivi 1862), figlio di Francesco. Carbonaro, dopo i moti del 1821 andò in esilio in Spagna ove partecipò al movimento insurrezionale. Trasferitosi in Sudamerica (1826), prese parte alla guerra di indipendenza dell'Uruguay, quindi combatté in Argentina contro J. M. de Rosas e successivamente ...
Vocabolario
pro-Conte
pro-Conte (pro Conte) loc. agg.le Favorevole al politico Giuseppe Conte o all’allenatore di calcio Antonio Conte. ♦ Ed è proprio l'ex del Cagliari a segnare (11' st) l'unica rete del secondo tempo, a fissare il punteggio tennistico sul...
cónte
conte cónte s. m. [dal fr. e provenz. ant. conte, che è il lat. comes -mĭtis, propr. «compagno di viaggio», comp. di com (forma arcaica e compositiva per cum «con», con-) e tema di ire «andare»]. – 1. Titolo nobiliare che nella gerarchia...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali