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LEANDER, Zarah

di Francesco Costa - Enciclopedia del Cinema (2003)
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Leander, Zarah

Francesco Costa

Nome d'arte di Zarah Stina Hedberg, attrice cinematografica e teatrale svedese, nata a Karlstad il 15 marzo 1907 e morta a Stoccolma il 23 giugno 1981. Bruna e imponente, dotata di una voce splendida, fu una delle attrici più famose del Terzo Reich, diede il meglio di sé in due fastosi melodrammi diretti da Detlef Sierck (poi divenuto noto a Hollywood come Douglas Sirk): Zu neuen Ufern (La prigioniera del destino o La prigioniera di Sydney) e La Habanera (Habanera), entrambi del 1937.Iniziò a recitare e cantare sulle scene svedesi nel 1929 e debuttò nel cinema nel 1931 in Dantes mysterier (I misteri di Dante) di Paul Merzbach, in cui appariva ancora acerba, interpretando nello stesso anno anche Falska millionären (Il falso milionario) dello stesso regista. Nel 1937 girò in Austria Premiere (1937; Serata tragica) di Géza von Bolvary, in cui delineò il personaggio a lei più congeniale, e che avrebbe spesso replicato: un'artista in fuga, dal passato non limpido, che si riscatta dalle sue colpe annullandosi in un grande amore. Si trasferì poi in Germania, dove A. Hitler sperò di farne ciò che Marlene Dietrich s'era rifiutata di diventare, la diva numero uno del Terzo Reich, e dove venne lanciata con grande impegno dall'UFA. Affrontò così il ruolo di protagonista in Zu neuen Ufern, con il quale, nella parte di Gloria Vane, una cantante deportata in Australia per un reato mai commesso, conseguì il successo che inseguiva da anni. In La Habanera interpretò la svedese Astrée Sternhjelm, moglie infelice di un possidente portoricano, da lei tradito con un connazionale. Partito Sierck per Hollywood, sembrò trovare in Rolf Hansen il regista in grado di guidarla: in Der Weg ins Freie (1941; Per la sua felicità) è una cantante lirica italiana, Antonia Corvelli, e canta arie di G. Rossini e di G. Verdi; in Die grosse Liebe (1942; Un grande amore) è la fatua Hanna Holberg che darà un senso alla sua vita facendo l'infermiera al fronte; in Damals (1943; L'accusata) è una donna in fuga, che muta il suo nome da Gloria O'Connor in Vera Meiners, e s'imbatte in un clown (interpretato da Rossano Brazzi). Sul finire della guerra riparò in Svezia, e le fu reso difficile, nel dopoguerra, reinserirsi nel mondo dello spettacolo a causa delle sue relazioni con i nazisti (anche se pare accertato che fosse una spia al soldo dei sovietici). Tornò sullo schermo con Gabriela (1950; Gabriella) di Géza von Cziffra, ma il pubblico non l'apprezzò. Le interpretazioni successive furono tutte in film di scarso rilievo, di cui uno in Italia: Come imparai ad amare le donne (1966) di Luciano Salce, al fianco, tra le altre, di Romina Power, Elsa Martinelli e Sandra Milo. Ebbe maggiore successo in teatro, ad Amburgo e a Vienna, calcando il palcoscenico fino a età molto avanzata, e con lusinghieri risultati. Il suo ultimo successo lo ottenne a Vienna, cantando nel ruolo della smaliziata Desirée in Das Lächeln einer Sommernacht (1978) di George Martin, versione musicale del film Sommarnattens leende (1955; Sorrisi di una notte d'estate) di Ingmar Bergman.

Bibliografia

P. Seiler, Wollt ihr einen Star sehen? Zarah Leander. Ein Kultbuch, Berlin 1982; C. Zumkeller, Zarah Leander. Ihre Filme, ihr Leben, München 1988.

Vedi anche
Douglas Sirk Sirk ‹së´ëk›, Douglas. - Nome d'arte del regista cinematografico Hans Detlef Sierck (Amburgo 1897 - Lugano 1987). Dopo una significativa esperienza come regista teatrale, esordì nel cinema con Das Mädchen vom Moorhof (1935), dirigendo poi Z. Leander in Zu neuen Ufern (La prigioniera di Sydney, 1937) ... Goebbels, Paul Joseph Goebbels ‹ġö´bëls›, Paul Joseph. - Uomo politico tedesco (Rheydt, Renania, 1897 - Berlino 1945); entrato nel partito nazionalsocialista (1922), divenne nel 1926 Gauleiter di Berlino. Deputato al Reichstag (1928), fondatore del giornale Der Angriff, fu ministro del Reich per la Propaganda dal 1933 ed ... Fritsch, Willy Attore tedesco (Katowice 1901 - Amburgo 1973). Nel cinema dal 1921, interpretò moltissimi film; tra i più noti: Ein Waltzertraum (Sogno d'un valzer, 1925); Der Kongress tanzt (Il congresso si diverte, 1931); Ich bei Tag und du bei Nacht (1932); Wiener Blut (1942); Die Fledermaus (1945); Schwarzwaldmelodie ... Jürgens, Curd Jürgens ‹i̯ü´rġëns›, Curd. - Attore tedesco (Monaco di Baviera 1912 - Vienna 1982). Già attivo negli anni Trenta come attore di teatro e di cinema, nel 1944 fu internato dai nazisti in un campo di concentramento. Dopo la guerra si affermò nel cinema a livello internazionale, soprattutto nel ruolo dell'ufficiale ...
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    Attrice e cantante svedese (Karlstadt 1907 - Stoccolma 1981); attiva in Svezia e Germania dapprima come attrice teatrale, poi come interprete di numerosi film assai popolari negli anni precedenti la seconda guerra mondiale: Aktenskapsleken (1935); La Habanera (1937); Heimat (1938); Das Lied der Wüste ...
Vocabolario
donna-simbolo
donna-simbolo (donna simbolo), loc. s.le f. Donna che personifica un tipo ideale o rappresenta in sé ideali e aspirazioni collettivi. ◆ Dall’elenco manicheo della musica «buona» e «cattiva» non sfugge neanche la canzone. Genere popolare...
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