ZAVATTARI
Casata di pittori, operosi a Milano nel sec. XV. Molte notizie ne conservano gli atti della Fabbrica del Duomo di Milano, per cui lavoravano nel 1404 Cristoforo Z., nel 1416 e nel 1417 Francesco, nel 1456 e nel 1459 Ambrogio. Nel 1465 i fratelli Z. dipingevano affreschi, ora scomparsi, in S. Vincenzo in prato a Milano; nel 1475 Gregorio Z. affrescava nel santuario di Corbetta. Porta il loro nome, non meglio specificando gli autori - forse Cristoforo e Francesco - la decorazione (1444) della cappella di Teodolinda nella collegiata di Monza, istoriata con la leggenda della regina longobarda, e già attribuita a un Troso da Monza.
Nella cappella di Teodolinda si distinguono dagli altri, perché di fattura più grossa sebbene dello stesso stile, gli affreschi della vòlta e dell'arco trionfale. Quelli delle pareti, singolari per i fastosi ornati degli sfondi, per finezza di colori e varietà di costumi, mostrano che i loro autori, ancora in tutto gotici, derivavano specialmente da Michelino pur certo conoscendo anche il Pisanello, che aveva lavorato a Pavia. Agli stessi pittori sono da attribuire, tra altro, un affresco della crocifissione nella collegiata di Monza, frammenti di affreschì nella casa Borromeo a Milano, dove la decorazione della "sala dei giochi" appartiene a un maestro ben diverso sebbene non del tutto fuori della loro cerchia.
Bibl.: L. Beltrami, La cappella della regina Teodolinda, Milano 1891; P. Toesca, La pitt. e la miniatura nella Lomb., Milano 1912, pp. 492-506.