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ZAYAS y SOTOMAYOR, María de

di Alfredo Giannini - Enciclopedia Italiana (1937)
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ZAYAS y SOTOMAYOR, María de

Alfredo Giannini

Scrittrice spagnola, vissuta nel sec. XVII (1590-1661 circa). Della sua vita si sa poco: era una nobile dama madrilena, figlia di don Fernando de Zayas cavaliere di Santiago. Scrisse poesie, alcune delle quali sono inserite nella prosa delle novelle e, pare, anche commedie in versi. Conosciamo solo La traición en la amistad. Ingegno, senza dubbio, elevato, ebbe magnifiche lodi da Lope de Vega e da Pérez de Montalbán. Le diedero gran rinomanza le venti Novelas amorosas y ejemplares pubblicate in due serie di dieci ciascuna (1637-1647).

Troppo, in verità, si è insistito ed esagerato dalla critica moderna sul carattere spregiudicato, libertino di talune di coteste novelle che si fingono narrate a diletto fra nobili dame. Innanzi tutto, licenziosa era di per sé la novella, e non soltanto spagnola, nel'500 e nel'600, e inoltre la licenziosità, nonostante l'ipocrito rigorismo tutto esteriore, dilagava nella vita spagnola del tempo. Quella di M. de Z. è la novella di costume della elevata società spagnola, è la novella picaresca non dei soliti bricconi dei bassi ceti sociali bensì dell'aristocrazia; spesso c'è un'insistente difesa della donna mostrandola il più delle volte vittima della cattiveria degli uomini. Ebbe imitatori, e da lei derivarono elementi e argomenti per i loro lavori, Scarron, Molière, Sedaine, Beaumarchais.

Bibl.: Novelas, ediz. di E. F. de Navarrete, in Bibl. de Aut. Esp., XXXIII; E. Pardo Bazán, in Bibl. de la Mujer, III; E. de Ochoa, in Colección de los mejores autores espanoles, XXXV, Parigi 1847. - Cfr. Lena E. Sylvania, Doña M. de Z. y S.: a contribution to the study of her Works, in Romanic Review, XIII e XIV (1923); A. González y Mayo, La novela cortesana. Discurso ante la R. Acad. Esp. Madrid, 1929; M. Serrano y Sanz, Apuntes para una bibl. de escr. españolas, II, Madrid 1905, p. 589 (ivi La traición en la amistad).

Vedi anche
Paul Scarron Scarron ‹skarõ´›, Paul. - Scrittore francese (Parigi 1610 - ivi 1660); antiaccademico e antipreziosista, fu noto al suo tempo come poeta burlesco (Oeuvres burlesques, 1644 e 1651; Typhon, ou la gigantomachie, 1644; Le Virgile travesty, 7 voll., 1648-53). Scrisse anche per il teatro (Jodelet ou le maître ... Michel-Jean Sedaine Sedaine ‹sëdèn›, Michel-Jean. - Drammaturgo francese (Parigi 1719 - ivi 1797). Maestro nel genere del vaudeville (Le diable à quatre, 1756; Rose et Colas, 1764; Aucassin et Nicolette, 1779; Richard Coeur de Lion, 1784; ecc.), lasciò anche una commedia borghese, fra le migliori del sec. 18º, Le philosophe ... Pierre-Augustin Caron de Beaumarchais Beaumarchais ‹bomaršè›, Pierre-Augustin Caron de. - Scrittore francese (Parigi 1732 - ivi 1799). Figlio di un orologiaio, ebbe vita avventurosa, tra scandali, processi, viaggi, missioni segrete e affari di vario genere (celebre il suo processo contro il consigliere Goëzman, e grande successo ebbero i ... Emilia Pardo Bazán Pardo Bazán ‹... bℎatℎàn›, Emilia. - Scrittrice spagnola (La Coruña 1851 - Madrid 1921), prof. di letterature neolatine nell'univ. di Madrid. Fondò e diresse (1891-93) la rivista Nuevo teatro crítico. Seguace in un primo tempo del naturalismo zoliano (Pascual López. Autobiografía de un estudiante de ...
Vocabolario
y, Y
y, Y (ìpsilon, o i greca, meno com. i greco) s. f. o m. – Ventiquattresima lettera dell’alfabeto latino (usata solo in latinismi, grecismi e forestierismi non interamente adattati). La sua origine remota è la stessa delle lettere u, v,...
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