OLEŚNICKI, Zbigniew
Uomo di stato polacco, vescovo di Cracovia e cardinale, nato a Sienno nel 1389, morto a Sandomierz il 1° aprile 1455. Terminati gli studî all'università di Cracovia entrò nella cancelleria reale. Nominato vescovo di Cracovia nel 1423, divenne capo del gruppo dei magnati della Piccola Polonia che ebbe in mano il potere effettivo negli ultimi anni di Ladislao II e durante il regno di suo figlio Ladislao III. Il programma di questo gruppo era: incorporare la Lituania alla Polonia, combattere l'ussitismo, non permettere l'alleanza della Boemia con la Polonia e unire invece la Polonia all'Ungheria. Si voleva, seguendo tale politica, togliere la Slesia ai Cèchi, abbattere la potenza dei Turchi con l'aiuto degli Ungheresi e fissare le frontiere polacche al Mar Nero. Ideatore di questo programma fu appunto l'O., che riuscì a realizzarlo parzialmente. Egli sconfisse infatti, nel campo politico ed ecclesiastico, lo ussitismo in Polonia e riuscì a far salire sul trono ungherese il giovine re Ladislao III. La sconfitta dell'esercito polacco-ungherese presso Varna e la morte del re (1444) furono un grave colpo per la politica dell'O. Il successore di Ladislao, Casimiro Jagellone, abbandonò l'espansione verso il Mar Nero e rivolse la propria attenzione al nord. In Polonia invece piegò l'influenza dei magnati e allontanò dal potere O. Ai tempi della lotta del concilio di Basilea con Eugenio IV, O. si schierò dalla parte del concilio; ebbe il cappello cardinalizio tanto da Eugenio IV quanto da Felice V, e la conferma definitiva da Niccolò V nel 1449. Coltissimo, O. fu protettore delle scienze e della vita culturale del paese. Il più grande storico medievale della Polonia, Jan Dlugosz (v.), compose, incoraggiato dall'O., la sua grande Historia Poloniae. O. era in rapporti con molti umanisti, fra gli altri con Enea Silvio Piccolomini. Egli è il fondatore della grandezza della famiglia Oleśnicki, che ha avuto un posto importante in Polonia durante tutto il secolo XV, quando suo fratello Jan (morto nel 1457) ebbe la carica di grande maresciallo del regno, e il figlio di Jan, Zbigniew (morto nel 1493) quella di arcivescovo di Gniezno.
Bibl.: Grossé, Stosunki Polski z soborem bazylejskim (I rapporti della Polonia col concilio di Basilea), Varsavia 1885; J. Dabrowski, Wladyslaw I na Wegrzech (Vl. I in Ungheria), Varsavia 1922.