ZENAS (Ζήνας)
Il nome Z. si trova, come firma, sopra due busti dell'età di Adriano, le cui diversità li fanno attribuire a due diversi artisti greci, attivi a Roma nel sec. Il d. C. Sono stati distinti con le lettere α e β′.
Z. α. - Figlio di Alexandros, attivo nei primi decennî del II sec. d. C., ha firmato il busto di un personaggio non identificato, in marmo di Luni, che si conserva al Museo Capitolino (I.G., xiv, 1241; fot. Anderson 1495); il ritratto è caratterizzato dalla chiara struttura e dal sobrio verismo dell'età traianea, il taglio del busto è quello in uso al tempo di Adriano. Si è pensato che Z. α sia il padre dello scultore omonimo β′, autore di un busto alquanto più tardo (Giglioli), e che possa essere fratello di Zenon figlio di Alexandros (v. zenon, 4°) appartenendo alla scuola di Afrodisiade (Squarciapino).
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2307 a; H. Brunn, Gesch. Griech. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 611; E. Löwy, I. G. B., n. 283 a; H. S. Jones, A Cat. Ancient Sculptures in the Mun. Collection of Rome, Museo Capitolino, Oxford 1912, p. 245, n. 66, tav. LVII; G. Lippold, Kopien u. Umbildungen griechischer Statuen, Monaco 1923, p. 104; G. Q. Giglioli, in Bull. Com., 1932, p. 152 ss.; A. Heckler, in Die Antike, XV, 1940, p. 115 ss.; R. West, Römische Porträtplastik, II, Monaco 1941, tav. XLIV, fig. 160; M. Squarciapino, La scuola di Afrodisia, Roma 1943, pp. 17; 21; 28; tav. III; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXVI, 1947, p. 457, s. v.; G. M. A. Richter, Three Critical Periods of Greek Sculpture, Oxford 1951, p. 54, fig. 115; id., The Sculpture a. Sculptors of the Greeks, New Haven 1963, p. 306.
Z. β′. - Ha firmato il busto di un personaggio barbato, forse della corte di Adriano, noto da altre repliche; quella di Z. è al Museo Capitolino (I. G., xiv, 1242). Il ritratto ha le iridi incise e la caratteristica acconciatura di età adrianea: è certamente posteriore a quello firmato da Z. figlio di Alexandros, e sembra che il nostro intendesse distinguersi dal primo, forse il padre, con l'indicazione di "secondo" (β′) posta accanto al nome.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2307 b; E. Löwy, I.G.B., n. 383 b; J. J. Bernoulli, Röm. Ik., II, pp. 3; 20, n. i; H. S. Jones, A Cat. Ancient Sculptures in the Mun. Collections of Rome, Museo Capitolino, Oxford 1912, p. 202, n. 49, tav. XLVI; R. West, Römische Porträtplastik, II, Monaco 1941, tav. XLIV, fig. 166; M. Squarciapino, La scuola di Afrodisia, Roma 1943, pp. 15; 21; 28, tav. II; M. Bieber, in Thieme-Becker, XXXVI, 1947, p. 457, s. v., II; J. M. C. Toynbee, Some Notes on Artists in the Roman World, Bruxelles 1951, p. 30. Per la replica del ritratto, Vaticano, Musei: W. Amelung, Die Sculpturen des Vaticanischen Museums, II, Berlino 1906, p. 485, in. 290, tav. LXIV; altri ritratti dello stesso personaggio: M. Squarciapino, op. cit., p. 29.