Zhang Chungqiao
Politico cinese (Shanghai 1917-Pechino 2005). Fra i dirigenti della Comune di Shanghai durante la Rivoluzione culturale, entrò nell’Ufficio politico del Partito comunista cinese nel 1969 e nel suo Comitato permanente nel 1973. Esponente dell’ala radicale del partito, vice primo ministro nel 1976, dopo la morte di Mao (sett. 1976) e l’ascesa al potere del gruppo di Deng Xiaoping, fu arrestato (1976) insieme ad altri leader della sinistra (la cosiddetta «banda dei quattro»). Durante il processo (nov. 1980-genn. 1981) espresse con un assoluto silenzio il suo rifiuto di riconoscere l’autorità della corte. Condannato a morte, la pena fu sospesa per due anni e successivamente commutata in ergastolo (genn. 1983).