Zhang Zai
Filosofo cinese (1020 - 1077). Sollecitato dall’erudito Fan Zhongyan a studiare «Il giusto mezzo» (Zhongyong), tornò alla tradizione confuciana dopo aver frequentato per vari anni ambienti taoisti e buddisti, e averne studiato le dottrine. A Kaifeng, capitale della dinastia Song, si distinse per lo studio e l’insegnamento del Classico dei mutamenti (Yijing) e nell’anno 1057, insieme al nipote Cheng Hao (➔), vi conseguì anche il titolo di dottore (jinshi). Dalla filosofia del mutamento Z.Z. trasse, come alcuni altri suoi contemporanei, la profonda ispirazione per la propria cosmologia e metafisica del qi («energia o forza vitale»), considerato presente e attivo ovunque e, pertanto, come la vera essenza del dao. Qi è il grande vuoto (taixu), l’origine di ogni cosa e la fonte ove, alla fin fine, tutto viene ricondotto. Disperso, qi è privo di forma, giacché non ancora formato nelle singole cose: è lo stato in cui tutto inesorabilmente si dissolve; è come il ghiaccio che si discioglie nell’acqua; è in definitiva il grande vuoto che si diffonde (shan) e si raccoglie (ju), manifestandosi proprio nel moto e nella quiete, nella luminosità e nella oscurità dello stesso qi. Anzi, moto e quiete sono disposizioni intrinseche del qi, sicché il «principio» (li) inerisce sostanzialmente al qi, essendone in effetti la naturale manifestazione o il necessario modo di essere. Così Z.Z. considerò l’incessante processo di formazione e mutamento delle cose come la condizione fondamentale o lo stato permanente delle cose stesse. Non stupisce allora che l’Universo sia concepito come un perenne processo di mutamenti, grazie all’eterno potere di creazione del qi, né, d’altra parte, che il grande vuoto sia dopo tutto identificato con la grande armonia (taihe). Tanto la natura umana (xing) che la mente (xin) dell’uomo esprimono poi nella finitudine del mondo un ulteriore slancio della infinita creatività del dao o, se si vuole, del qi, o del grande vuoto, o della grande armonia. Temi questi riccamente trattati in due sue opere, assai note e importanti, intitolate Zhengmeng («Rettificare l’ignoranza giovanile») e Ximing («Iscrizione occidentale»).