ZINCIRLI
Località della Turchia sudorientale, corrispondente all'antica città di Sam'al. È stata scavata dal 1888 al 1892 da una missione tedesca diretta da F. von Luschan e comprendente anche R. Koldewey.
Quantunque la presenza di oggetti minori, quali alcune figurine fittili dell'inizio del II millennio a. C., faccia supporre che il luogo fu abitato almeno dalla media Età del Bronzo, gli scavi finora eseguiti hanno rivelato una città che fiorì soltanto nei primi secoli del I millennio a. C. In tale periodo la città, nella quale è evidente una tradizione culturale siro-anatolica, appare, col nome di Sam'al, come la capitale di un piccolo stato aramaico chiamato Yaudi. Una serie di iscrizioni, in fenicio e in una varietà locale di aramaico, ci fa conoscere le vicende del piccolo stato, implicato in lotte con gli stati vicini e poi con l'Assiria; con Tiglatpileser III (745-727 a. C.) la città cade in vassallaggio all'Assiria; fu poi distrutta probabilmente sotto il suo successore Salmanassar V (727-722 a. C.); più tardi il re assiro Asarhaddon (680-669) eresse una stele di vittoria dinanzi alla porta della città.
La cittadella sorge in cima a una collina, e presenta una pianta approssimativamente circolare; circondata da un grosso muro munito di torri, vi si accedeva da una porta monumentale che si apriva a S: la porta è del classico tipo siro-anatolico, cioè a tenaglia, ed era decorata da una serie di ortostati che appartengono alla fase più antica della scultura di Z.: guerrieri (cfr. vol. iv, fig. 66), figure mitiche e animali a tutto tondo. All'interno di questa porta correva, a non molta distanza, una seconda cinta di mura che chiudeva l'accesso alla parte più alta della cittadella; anche qui si apriva una porta monumentale, decorata con rilievi raffiguranti guerrieri, leoni e figure divine; qui sorgeva anche una statua raffigurante il dio Hadad (v.). Queste sculture, databili intorno al IX sec. a. C., sono leggermente posteriori a quelle della porta esterna.
All'interno della cittadella vera e propria sorgevano due complessi architettonici, designati col nome di Palazzo Superiore e Inferiore; entrambi sono costituiti da unità minori, variamente disposte intorno a spazi aperti, del tipo detto bīt khilāni (v.), cioè con ingresso porticato e sviluppo in larghezza. Il Palazzo Superiore, che dopo l'occupazione assira fu adibito a residenza del governatore, sorgeva sul posto di una costruzione precedente; il Palazzo Inferiore consta di diversi khilāni risalenti a varie epoche. Tra i due complessi esisteva probabilmente un muro di carattere difensivo, che li isolava l'uno dall'altro e dal resto della cittadella, la quale veniva così ad assumere l'aspetto di una serie di fortificazioni successive.
Dall'interno della città provengono numerose sculture; caratteristiche dell'ambiente nord-siriano sono le basi di colonne, a pulvini sovrapposti e decorati con motivi floreali stilizzati; vi sono poi alcune statue a tutto tondo, raffiguranti figure di divinità (cfr. vol. iii, fig. 1377) e animali (cfr. vol. iv, fig. 65) e diversi rilievi; alcuni di questi, dell'età del re Bar-Rakib, vassallo di Tiglatpileser III, mostrano un'evidente imitazione dei modelli assiri. Da ricordare anche alcune stele funerarie, che con quelle di Maras sono le sole restituite dall'Asia Anteriore.
Bibl.: F. von Luschan, Ausgrabungen in Sendschirli, I-IV, Berlino 1893-1911; W. Andrae, Ausgrabungen in Sendschirli, V, Berlino 1943; H. Th. Bossert, Neues von Zincirli und Maras, in Orientalia, XXVII, 1958, pp. 399-406.