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ZINGARESCA

di Alfredo BONACCORSI - * - Enciclopedia Italiana (1937)
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ZINGARESCA

Alfredo BONACCORSI
*

. Si chiamano con questo nome (o con quello di zingane) certe poesie popolari, in cui sono introdotte le zingare a indovinare il passato e predire il futuro con l'esame delle linee della mano.

La predizione è di solito preceduta da versi, in cui la zingara per suscitare la pietà e procurarsi la benevolenza, descrive la sua vita raminga e tribolata per il destino che pesa su lei e le sue compagne, esalta la bellezza della donna cui farà la predizione, e dopo questa finisce col chiedere l'elemosina. Le zingaresche, salvo rare eccezioni, hanno sempre lo stesso schema metrico (v. canto, VIII, p. 801). Esse fiorirono principalmente nella prima metà del sec. XVII e si stampavano, come altre composizioni popolari, in opuscoletti ornati con xilografie. Oltre alle zingaresche spicciole, si ebbero anche raccolte che formavano un vero repertorio per le maschere che volevano recitarle nel carnevale. Il genere vive ancora in Toscana, con contenuto assai vario; oltre che delle arti della zingara canta anche argomenti religiosi e di altro genere. Alcune zingaresche, lasciata la forma lirica, si sono trasformate nel contrasto e nella rappresentazione drammatica.

La zinganetta è una specie di farsa campestre che si canta e si recita all'aperto nella Lucchesia, nel Pistoiese e nell'Aretino. Originariamente deve essere stata una pantomima, nella quale i musici contadini accompagnavano i mimi con zampogne e flauti, e sarebbe stata appresa da una compagnia che ai primi del Settecento si portò in Cavriglia. La zinganetta rispecchia la comune vita di campagna, dalla sementa al raccolto, e tocca inoltre la vita paesana con i suoi tipi: il medico, la serva padrona, il sagrestano, e via dicendo. I dialoghi si svolgono anche in rima, ma più spesso in prosa.

Nella zinganetta di Cavriglia sono evidenti derivazioni cittadinesche, un che di letterario assimilato dai libri e confuso nel genere popolaresco alla maniera dei contadini: eroi, stregoni, buffoni, amanti, la virtù alfine premiata, la perfidia definitivamente debellata col trionfo dell'innocenza. La zinganetta in genere si svolge in parte senza musica e dialogando. Nella parte musicale i cantori vengono accompagnati il più delle volte dalla sola fisarmonica, con accordi prolungati, cadenze, ripresa della melodia con un certo sviluppo.

Questa melodia è di una zinganetta moderna di Cavriglia: mentre le parole affermano essa interroga, chiudendo, con grazia, sopra una cadenza melodica femminile. Il contrasto fra melodia e parola si spiega con l'uso della musica fissa, laddove le parole si spostano nelle mutevoli espressioni e situazioni, il che si riscontra specialmente nel canto popolare destinato alla rappresentazione.

Anche la seconda melodia è di Cavriglia: l'oscillazione fra il maggiore e il minore, in luce e ombra, le conferisce un contrapposto simpatico.

Bibl.: E. Lovarini, in Canzoni antiche del popolo italiano riprodotte secondo le vecchie stampe a cura di Mario Menghini, I, Roma 1891, fasc. 5-6, pp. 117-128; 138-144. V. pure Arch. d. tradizioni popolari, XVI, p. 110; A. Bonaccorsi, Il teatro delle campagne toscane: La Zinganetta, in Lares, 1935, fasc. 1-2.

Vedi anche
Teatro degli Indipendenti Teatro d’avanguardia fondato a Roma nel 1922 da A.G. Bragaglia. Fu attivo fino al 1931, mettendo in scena, oltre a un repertorio sperimentale, pantomime e spettacoli di danza. prosa Espressione linguistica orale o scritta, non vincolata dalle regole metriche e ritmiche proprie della poesia; il termine è riservato specialmente all’espressione letteraria. prosa d’arte Nel linguaggio della critica letteraria, la prosa tipica dei frammentisti, in voga in Italia negli anni precedenti ... melodia Successione lineare di suoni, scelti nel sistema musicale di riferimento e organizzati ritmicamente, così da acquisire in chi ascolta contorni, fisionomia e un senso compiuti. A seconda del sistema musicale in cui è prodotta, si possono distinguere due tipi principali: la melodia strofica (o chiusa), ... letteratura In origine, l'arte di leggere e scrivere; poi, la conoscenza di ciò che è stato affidato alla scrittura, quindi in genere cultura, dottrina. Oggi s'intende comunemente per letteratura l'insieme delle opere affidate alla scrittura, che si propongano fini estetici, o, pur non proponendoseli, li raggiungano ...
Vocabolario
zingarésca
zingaresca zingarésca (o żingarésca) s. f. [uso sostantivato dell’agg. zingaresco]. – 1. Poesia popolare, detta anche zingana, in cui è introdotta una zingara, che dapprima descrive la sua vita randagia, poi esalta la bellezza della donna...
zingarésco
zingaresco zingarésco (o żingarésco; ant. o pop. zinganésco o żinganésco) agg. [der. di zingaro] (pl. m. -chi). – Di, da zingaro: tribù z.; accampamento z.; usanze z.; gonna z., lunga, ampia e vivacemente colorata; lingua z., dialetti z....
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