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ZOILOS

di P. Moreno - Enciclopedia dell' Arte Antica (1966)
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ZOILOS (Ζωίλος)

P. Moreno

Si conoscono tre scultori greci di questo nome, tutti di tarda età ellenistica.

1°. - Figlio di Zoilos, attivo a Delo attorno alla metà del II sec. a. C.

È noto per aver firmato la statua dedicata dai cittadini di Thera a Dionisio di Mylasa, dignitario della corte di Tolemeo VI (181-146 a. C.); il ricordo, nella dedica, della regina Cleopatra II deve far ritenere la statua successiva alle sue nozze con Tolemeo, nel 172 a. C. (I. G., xii, 4, 1131).

Bibl.: Th. Homolle, in Bull. Corr. Hell., II, 1878, p. 398, n. 4; Orientis Graeci Inscriptiones Selectae, n. 136; G. Lippold, Handb., III, i, Monaco 1950, p. 352; J. Marcadé, Recueil des signatures de sculpteurs Grecs, II, Parigi 1957, p. 137.

2°. - Scultore di Argo, noto per aver firmato con Theotimos di Atene, tra il II ed il I sec. a. C. una statua nel santuario di Posidone e Anfitrite all'isola di Tino (v. Theotimos).

Bibl.: G. Lippold, Handb., III, i, Monaco 1950, p. 367; J. Marcadé, Recueil des signatures de sculpteurs Grecs, II, Parigi 1957, p. 135.

3°. - Figlio di Demostratos, scultore ateniese attivo a Delo nel I sec. a. C.

L'identità del patronimico fa pensare che Z. sia fratello dello scultore Demostratos attivo alla fine del II sec. a. C. L'unica firma nota di Z. è datata all'anno 98 a. C. per il ricordo dell'epimeleta Policleto di Fliunte in carica nell'isola sotto l'arcontato di Prode (cfr. Inscr. de Délos, n. 1619).

Bibl.: F. Durrbach - A. Jardé, in Bull. Corr. Hell., XXIX, 1905, p. 22, n. 79; Inscriptions de Délos, n. 2499; G. Lippold, Handb., III, i, Monaco 1950, p. 367; J. Marcadé, Recueil des signatures de sculpteurs Grecs, II, Parigi 1957, p. 135, tav. XLVIII, i.

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