Zollverein
Termine usato per indicare il Deutscher Z. (Unione doganale tedesca, 1834-66). Fu lo strumento economico di cui si servì la Prussia per unificare politicamente la Germania. Il governo di Berlino, sulla base della legge emanata nel 1818 per limitare l’esazione dei dazi ai posti di frontiera, concluse nel decennio successivo una serie di accordi con gli Stati disseminati entro il suo territorio, incorporandoli nel proprio sistema doganale. ● La Baviera e il Württemberg costituirono (1828), in opposizione alla politica prussiana, la Lega doganale della Germania meridionale. Con la fusione delle due unioni doganali (1833), cui aderirono anche altri Stati, fu preparato il terreno al Deutscher Z., che si costituì nel 1834, inizialmente per 8 anni, per prolungarsi poi fino al 1866.
Sorto su base nazionale, lo Z. creò un mercato unitario tedesco e soprattutto rafforzò la coscienza nazionale. Pur non assumendo mai l’importanza di un organo politico, assicurò alla Prussia l’egemonia economica, preparando il terreno al Reich bismarckiano. Dopo la guerra del 1866, lo Z. cessò praticamente di esistere, perché con la Confederazione della Germania del Nord erano state unificate le dogane degli Stati membri: fu tuttavia creata una più ampia unione doganale tedesca mediante accordi conclusi con la Baviera, il Württemberg, il Baden e l’Assia (1867); unità politica ed economica tedesca vennero a coincidere con la creazione dell’impero (1871).