Zollverein
Termine usato per indicare il Deutscher Z. (Unione doganale tedesca). Fu lo strumento economico di cui si servì la Prussia per unificare politicamente la Germania. Il governo di Berlino, sulla base di una legge (1818) con cui limitò ai posti di frontiera l’esazione dei dazi, concluse nel decennio successivo una serie di accordi con gli Stati disseminati entro il suo territorio, incorporandoli nel proprio sistema doganale. La Baviera e il Württemberg costituirono (1828), in opposizione alla politica prussiana, la Lega doganale della Germania meridionale. Con la fusione delle due unioni doganali (1833), cui aderirono anche altri Stati, fu preparato il terreno al Deutscher Z., che si costituì nel 1834 per otto anni. Sorto su base nazionale, lo Z. creò un mercato unitario tedesco e soprattutto rafforzò la coscienza nazionale tedesca. Pur non assumendo mai l’importanza di un organo politico, assicurò alla Prussia l’egemonia economica preparando il terreno al Reich bismarckiano. Dopo la guerra del 1866 lo Z. cessò praticamente di esistere, perché con la Confederazione della Germania del Nord erano state unificate le dogane degli Stati membri: fu tuttavia creata una più ampia unione doganale tedesca mediante accordi conclusi con la Baviera, il Württemberg, il Baden e l’Assia (1867); unità politica ed economica tedesca vennero a coincidere con la creazione dell’impero (1871).