zona
zòna [Der. del latino zona "fascia", dal gr. zòne, che è da zònnymi "cingere"] [LSF] Fascia, striscia, porzione di superficie o di spazio, per lo più caratterizzata da una prevalente estensione in lunghezza. ◆ [GFS] Z. astronomiche-termiche: le cinque z. in cui viene suddivisa, dal punto di vista climatico, la superficie terrestre; si differenziano per lo scarto diurno e annuo delle temperature: (a) una z. torrida, compresa tra i due tropici, con forti scarti diurni di temperatura e deboli scarti annui; (b) due z. temperate, comprese tra i tropici e i circoli polari, con scarti diurni ed annui non eccessivi; (c) due z. polari, comprese tra i circoli polari e i rispettivi poli, che presentano scarti diurni minimi e scarti annui forti. ◆ [GFS] Z. aurorale: v. aurora polare: I 327 d. ◆ [OTT] Z. di misura: v. ellissometria: II 406 a. ◆ [ALG] Z. di una superficie di rotazione: è la porzione di superficie compresa tra due piani perpendicolari all'asse di rotazione. ◆ [ALG] [OTT] Z. d'ombra e di penombra: → ombra. ◆ [GFS] Z. d'ombra del nucleo: v. terremoto: VI 235 b. ◆ [ALG] Z. sferica: la parte di superficie sferica delimitata da due piani secanti paralleli (→ sferico: Zona sferica). ◆ [FSD] Asse di z.: in cristallografia, asse parallelo a un insieme di facce di un cristallo: v. cristallo. ◆ [FTC] [EMG] Fattore di z.: nelle macchine sincrone, coefficiente che compare nella relazione che esprime la forza elettromotrice indotta in un avvolgimento; è detto anche fattore avvolgimento o fattore di Blondel. ◆ [OTT] Lente a z.: lo stesso che lente di Fresnel.