ZORATTERI (lat. scient. Zoraptera)
Piccolo ordine di minuti Insetti Pterigoti la cui scoperta (relativamente recente: 1913) è dovuta a Filippo Silvestri. Il loro corpo allungato e alquanto depresso, e a tegumenti poco robusti, è fornito di apparato boccale masticatore, di antenne moniliformi, di zampe ambulatorie, di brevi cerci addominali uniarticolati. Esistono (anche nella medesima specie) individui adulti alati e individui atteri, pure generanti, appartenenti ad ambedue i sessi; gli alati (le quattro ali, membranose, hanno venatura molto ridotta e nel riposo sono tenute orizzontali sul dorso) sono provvisti di occhi composti e di ocelli, che mancano completamente nelle forme attere. Le metamorfosi degli Zoratteri sono graduali. Questi insetti si trovano nelle regioni tropicali (Africa occidentale, Ceylon, Giava, America Centrale), ma negli Stati Uniti arrivano fino alla latitudine di Washington; in Europa non sono conosciuti. Vivono nel terreno, nell'humus, nel legno in decomposizione, nei tronchi fradici sotto alle cortecce, dove si nutrirebbero di piccoli Artropodi, e soprattutto di Acari; qualcuno frequenta le gallerie delle Termiti lignicole. Qualche autore li ritiene viventi in colonie. Finora sono conosciute dieci specie, tutte comprese nella famiglia Zorotypidae: la prima specie descritta (attera) è lo Zorotypus guineensis Silvestri.