Poeta e scrittore uruguaiano (Montevideo 1855 - ivi 1931), prof. univ., diplomatico, uomo politico. Religione e patria costituiscono i temi fondamentali della sua poesia, da Notas de un himno (1876) a La leyenda patria (1879), al capolavoro Tabaré (1888) che celebra, su motivi indî, la morente razza indigena charrúa. Notevoli anche le opere in prosa, tra le quali La epopeya de Artigas (2 voll., 1910), rivalutazione storica dell'odissea del precursore dell'indipendenza nazionale, Resonancias del camino (1910), impressioni di viaggi, e, in forma epistolare, Huerto cerrado (1910).