ZRINYI
Famiglia aristocratica croato-magiara. La potente famiglia croata dei Subič ottenne dal re Andrea II (inizio del sec. XIII) la contea di Bribir e avuta nel 1347 la donazione della fortezza di Zrin, si chiamò Zrinyi (Zrinski). I più insigni membri della famiglia, rinomata per il suo eroismo, dimostrato specie nelle lotte contro i Turchi, sono, oltre Nicola iunior (v. appresso): Elena, nata nel 1643 nella fortezza di Ozalj, nel 1667 sposa di Francesco Rákóczi I, una delle figure principali della congiura di Wesselényi. Rimasta vedova, nel 1681 E. Z. si unì in seconde nozze con Emerico Thököly, capo del movimento rivoluzionario dei "kuruc". Dopo la caduta del marito, difese animosamente per tre anni la fortezza di Munkacs (Mukačevo) contro l'esercito imperiale. Nel 1691 raggiunse il marito nell'esilio in Turchia. Morì il 18 febbraio 1703 a Nicomedia.
Nicola, "l'eroe di Szigetvár". Nato verso il 1508, trascorse quasi tutta la vita lottando contro i Turchi. Prese parte alla difesa di Vienna nel 1529 e si distinse nel 1542 nell'assedio di Buda. Nominato bano di Croazia nel 1542, nello stesso anno lottò vittoriosamente presso il lago Balaton. Nel 1543 si sposò con la ricchissima Caterina Frangipane ed ebbe dal re in donazione tutto il Muraköz (in croato Medjumurje), che da allora in poi divenne il possedimento principale degli Z. Nel 1556 N. Z. riportò altre vittorie sui Turchi presso Krupa e Kostajnica, poi presso Babócsa. Per dissensi con i Croati e con la corte di Vienna rinunciò per un certo tempo alla sua dignità di bano, senza cessare però di essere il flagello dei Turchi, cui inflisse una sconfitta nel 1562. Nel 1566 sconfisse le truppe turche che assediavano la fortezza di Segesd, poi difese contro l'esercito del sultano Solimano la fortezza di Szigetvár con tale eroismo e con tale sentimento di sacrificio da diventare l'eroe rappresentativo delle lotte contro il Turco nel sec. XV. Il 7 settembre cadde insieme con il presidio della fortezza.
Pietro, fratello di Nicola (Miklós; v.), nacque il 6 giugno 1621 nella fortezza di Verbovecz, nel 1641 si sposò con Anna Caterina Frangipane. Al pari degli altri membri della sua famiglia, acquistò fama nelle lotte contro i Turchi. L'anno seguente alla splendida vittoria del 1646 presso Legrad sulla Drava, venne nominato capitano di Croazia. Nel 1648 condusse un forte esercito in aiuto dell'imperatore e re Ferdinando; nel 1649 lottò eroicamente contro i Turchi a Slunj, a Legrad e a Kanizsa e nel 1654 in Dalmazia. Dopo la sua vittoria presso Viszibaba (1655) venne nominato capitano supremo di Segna e del litorale di Dalmazia, ma non poté sopportare il comando dei generali imperiali e nel 1657 rinunciò a tutte le sue dignità. Riabilitato, negli anni 1658 e 1659 riportò altre vittorie sui Turchi a Brlog e a Segna e nel 1665 venne nominato bano di Croazia. Spinto dalla moglie, si mise dalla parte del conte palatino Wesselényi e dei suoi compagni malcontenti. Privato della dignità di bano, nel 1670 fu incarcerato a Wiener Neustadt e l'anno appresso, il 30 aprile, decapitato. P. Z. rifece in croato l'epopea del fratello Nicola (Adrijanskog mora Sirena, Venezia 1660).
Bibl.: I. Thallóczy e S. Barabás, Codex diplomaticus comitum de Blagay, Budapest 1897; S. Barabás, Zrinyi Miklós a szigetvári hös életére vonatkozó levelek és okiratok (Lettere e documenti riguardanti la vita di N. Z., l'eroe di Szigetvár), ivi 1898-99; Homan-Szekfü, Magyar történet (Storia ungherese), s. l. e a.