Gabor, Zsa Zsa (propr. Gábor, Sari)
Attrice cinematografica ungherese, nata a Budapest il 6 febbraio 1917. Bionda, eccentrica, ironicamente voluttuosa, fu estremamente popolare nella Hollywood degli anni Cinquanta sia per la partecipazione a vari film di successo, diretta da registi importanti quali John Huston e Orson Welles, sia per la movimentata vita privata che in quel periodo riempiva le cronache scandalistiche. Si è infatti sposata più volte e tra i suoi mariti vi sono stati Conrad Hilton, proprietario della nota catena alberghiera, e l'attore George Sanders. Destinata in genere a parti secondarie, la G. ha interpretato ruoli di donne avide di denaro o di aggressive seduttrici, nei quali ha mostrato di riconoscersi con allegro cinismo.
Debuttò in teatro a Vienna a quindici anni, e nel 1936 fu eletta miss Ungheria. Negli anni Quaranta si trasferì insieme alla madre e alle due sorelle (Magda, 1914-1997, ed Eva, 1919-1995, entrambe future attrici, in particolare quest'ultima in numerosi film e serie televisive) a Hollywood, dove fu ben presto al centro della vita mondana. Nel 1952 esordì nel cinema con We're not married! (Matrimoni a sorpresa) di Edmund Goulding. Nel film, in un cast che comprendeva anche Ginger Rogers e Marilyn Monroe, è Eve Melrose, una donna cinica e interessata di cui il marito ‒ una volta scoperta l'irregolarità del loro matrimonio ‒ finisce per sbarazzarsi. Nello stesso anno affrontò il miglior ruolo della sua carriera, quello dell'indiavolata ballerina Jane Avril in Moulin Rouge (1952) di Huston, biografia del pittore H. de Toulouse-Lautrec. Nel 1953 recitò nel musical sentimentale Lili (1953) di Charles Walters, in cui interpreta un'artista di circo, e successivamente partecipò con una fugace apparizione all'episodio diretto da Vincente Minnelli (Mademoiselle) di The story of three loves (1953; Storia di tre amori). Interpretando con ironia il personaggio della vamp tentacolare, che ormai le calzava come una seconda pelle, fu accanto a Jerry Lewis e Dean Martin in Three ring circus (1954; Circo a tre piste) di Joseph Pevney; ma risultò molto più efficace nel breve, ma fulminante ruolo di una cantante di nightclub in Touch of evil (1958; L'infernale Quinlan), capolavoro noir diretto da Orson Welles. Rimodulando il suo cliché di femme fatale, interessata ai gioielli e agli uomini facoltosi, prese parte a due film in Italia: fu la fatua Gloria nel musical ambientato a Capri For the first time (1959; Come prima) di Rudolph Maté, accanto al cantante Mario Lanza, e impersonò la capricciosa diva Loreley in La contessa azzurra (1960) di Claudio Gora, recitando al fianco di Amedeo Nazzari. A partire dagli anni Settanta è apparsa solo occasionalmente sul grande schermo, mentre più frequenti sono state le sue partecipazioni a serie e talk show televisivi.
Ha raccontato con dovizia di particolari la sua vita nell'autobiografia One lifetime is not enough (1991).
P.H. Brown, Such devoted sisters: those fabulous Gabors, New York 1985; A. Turtu, D.F. Reuter, Gaborabilia, New York 2001.