ZUCCA (latino scientifico: cucurbita; fr. courge; sp. calabaza; ted. Kürbis; ingl. pumpkin)
Genere della famiglia Cucurbitacee (Linneo, 1735). comprendente una decina di specie, delle quali le perenni sono certamente originarie dell'America Centrale, le tre annuali (C. pepo L., C. maxima Duch. e C. moschata Duch.) secondo alcuni sono anche centro-americane, secondo altri dell'Asia meridionale.
Per l'origine americana della C. moschata depone, secondo L. Wittmack, il rinvenimento dei suoi semi nelle antiche tombe di Ancón e sembra certo che le zucche fossero coltivate dagl'Indiani degli Stati Uniti prima della scoperta dell'America, donde la coltura si estese nei paesi intertropicali del vecchio e nuovo mondo e, dal Cinquecento, in Europa, ma non si sa con precisione da chi e in quale epoca ci furono portate. Il nome di zucca da farina o da vino si applica a Lagenaria (v.) di certa origine asiatico-meridionale.
L'importanza delle zucche è principalmente alimentare, ma nelle numerose razze ottenute dalla coltura ve ne ha di non eduli e che si coltivano per ornamento. La specie più comune negli orti in forme assai diverse è la C. pepo di cui la più diffusa è la var. italica Tod. (cucurbitella Bég.) che è la comune zucchetta, ricorderemo poi la C. maxima var. neapolitana Tod. (frutti enormi di un diametro fino a quasi un metro) e la C. moschata (frutti piccoli a forma di uovo o di pera). Le zucche più grandi e scadenti formano un buon foraggio per i suini.
I semi di zucca sono molto usati dal volgo per farne preparati vermifughi in genere e particolarmente tenifughi. Una pasta zuccherata fatta con semi di zucca e presa a digiuno, facendo digiunare il paziente anche il giorno precedente, porta non di rado all'effetto desiderato.