ZUCCHERO
(XXXV, p. 1033; App. II, II, p. 1142; III, II, p. 1149; IV, III, p. 875)
Produzione e commercio. - Tra il 1979 e il 1994 la produzione complessiva dello z. è cresciuta del 21,2%. L'aumento, che conferma l'andamento positivo degli ultimi cinquant'anni, ha riguardato in misura maggiore lo z. ricavato dalla canna, più competitivo di quello ricavato dalla barbabietola, sia per il maggior tenore in z. della canna sia per la minore incidenza del costo del lavoro nelle aree di diffusione di questa coltura. Il terreno coltivato a canna è passato dai 13.584.000 ha del 1979 ai 17.606.000 ha del 1994 (+29,6%), mentre quello coltivato a barbabietola è sceso dagli 8.847.000 ha del 1979 ai 7.913.000 ha del 1994 (−10,6%). Nello stesso periodo l'aumento della produttività della barbabietola è stato leggermente inferiore rispetto a quello della canna: per la prima, infatti, si è passati dai 298 q/ha del 1979 ai 327 q/ha del 1994 (+9,7%), mentre per la canna si è passati dai 555 q/ha del 1979 ai 611 q/ha del 1994 (+10,1%). Nel complesso è aumentato l'apporto alla produzione mondiale dei paesi nei quali predomina la coltura della canna, malgrado una lieve flessione dei paesi africani. Il continente asiatico fornisce oltre i due terzi del totale mondiale, seguito dalle Americhe (poco meno di un terzo) e dall'Europa; minori gli apporti dell'Africa e dell'Oceania. Tra i singoli produttori primeggia l'India, che resta al primo posto anche se si considera soltanto lo z. centrifugato. Seguono Brasile, Cina, Stati Uniti, Germania, Francia, Australia, Cuba, Messico e Thailandia. La produzione di Cuba, così come la sua esportazione, conoscono continue flessioni dopo la dissoluzione dell'URSS, tradizionale acquirente dello z. cubano.
Il commercio mondiale dello z. riguarda un quarto della produzione. Gli scambi di z. di barbabietola hanno una diffusione prevalentemente europea, mentre quelli riguardanti lo z. di canna danno luogo anche a flussi intercontinentali. Il più importante esportatore di z. è ancora Cuba, seguita dall'Australia, dal Brasile, dalla Francia e dalla Thailandia, la cui esportazione conosce notevoli ritmi di crescita. I principali importatori sono la Russia, gli Stati Uniti, il Giappone, il Regno Unito, la Repubblica di Corea, il Canada, la Malaysia, l'Algeria e la Cina: questi sette paesi importano complessivamente il 41,2% dello z. commerciato. La produzione italiana è stata alterna nel periodo considerato e, nel complesso, ha segnato il passo a fronte di colture più redditizie sulla scorta delle norme emanate dalla CEE: attualmente si attesta attorno a 1,5 milioni di t, quantità che costringe a un'importazione annua compresa tra le 250.000 e le 350.000 t. Nel 1993 l'importazione di z. è stata contenuta in 138.000 t con una spesa di 95 milioni di dollari USA. Resta molto alta la produttività, sempre al disopra dei 450 q/ha, a fronte dei 327 q/ha registrati a livello mondiale.