Uomo politico pakistano (Lārkāna 1928 - Rawalpindi 1979). Ministro degli Esteri nel governo di Ayub khān (1963-66), nel 1967, abbandonata la Lega musulmana, fondò il Partito del popolo pakistano (PPP). Dopo la guerra con l'India e la secessione del Bangla Desh, sostituì Yaḥyā khān alla presidenza (dic. 1971), avviando una politica di riforme. Con l'entrata in vigore della nuova costituzione (apr. 1973), B. divenne primo ministro, mantenendo così il potere effettivo, gestito sovente in modo autoritario. Le elezioni politiche del 1977, svoltesi in un clima di forte tensione per la crisi economico-sociale del paese, videro la vittoria del suo partito, ma, accusato di brogli elettorali, B. fu deposto con un colpo di stato dal generale Mohammed Zia ul-Ḥaq (luglio 1977), quindi processato e condannato a morte. La figlia Benazir (v.) ne ha raccolto l'eredità politica.