zulu
Popolazione che si costituì in regno dell’od. Repubblica sudafricana, nella provincia del Kwazulu-Natal. Il regno fu creato intorno al 1816 da Shaka, organizzando gruppi di agricoltori e allevatori ngoni attraverso una complessa ed efficace organizzazione militare. Collegati anche alle dinamiche economiche e commerciali innescate dalla presenza europea nella regione del Capo di Buona Speranza in Sudafrica, la nascita e lo sviluppo del regno Zulu sono interpretabili come una risposta delle popolazioni africane a nuove esigenze determinate da una fase di sostenuta espansione demografica e di modificazione delle modalità di accesso a risorse fondamentali (bestiame, terra). Morto Shaka (1828) il successore Dingane fu sottoposto alla crescente pressione degli afrikaner del Transvaal e infine deposto (1840). Il rivale e successore Mpande fu indebolito dalla costituzione della colonia del Natal (1843). Re Cetshwayo (1872) rifiutò la protezione britannica, giungendo allo scontro militare: sconfitto (1879) perse il trono durante la guerra civile (1884). Re Dinuzulu (1884) scambiò con gli afrikaner terre in cambio di sostegno contro il rivale Zibhedhu: indebolito e frazionato il regno Zulu fu infine incorporato nel Natal (1897). Gli z. si ribellarono nel 1888 e nel 1906. Nel 1894 gran parte delle terre degli z. venne espropriata in favore degli agricoltori bianchi. Negli anni Settanta del 20° sec. il Sudafrica costituì nel territorio dell’ex Stato zulu il cd. homeland (bantustan) del KwaZulu, ma il leader zulu Gatsha Buthelezi rifiutò l’indipendenza proposta dal potere bianco nel quadro della politica di . Pur schierato contro il sistema razzista, il gruppo dirigente degli z. contrastò il predominio dell’African national congress nella lotta all’apartheid, raggiungendo tuttavia un accordo di compromesso al momento della transizione alla democrazia (1994). Oggi la lingua degli z. è la più diffusa fra le parlate africane del Paese e il regno è riconosciuto nel quadro istituzionale sudafricano.