zungari
Popolazione mongola occidentale (in mongolo classico je’un-yar, «mano sinistra»). Nel 15° sec. gli z. facevano parte, col nome di coros, della confederazione degli oirati. Dissoltasi la confederazione, si spostarono nell’od. Zungaria, dove divennero noti coi nomi di olot e, più tardi, di zungari. Dopo il 1630 costituirono un forte Stato a economia pastorale e seminomade, di religione lamaista. Sotto Galdan (1676-97) divennero una delle grandi potenze dell’Asia; padroni anche del Turkestan orientale, disputarono per un certo tempo l’egemonia in Asia centrale agli imperatori mancesi di Cina; ma sconfitti, dovettero abbandonare la Mongolia vera e propria alla sovranità dei Qing (1696). Con Cewang Arabtan (1697-1727), nipote di Galdan, ristabilirono la loro potenza, impadronendosi del Tibet (1717-20) ed estendendo la loro influenza al Kazakistan. Successivamente subentrò una rapida decadenza e infine, esauriti da decenni di lotta, gli z. accettarono la sovranità cinese nel 1755. Nel 1757 fu soffocata un’ultima disperata rivolta, che causò la distruzione degli z., di cui sono rimasti solo pochissimi rappresentanti.