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Abbazia cisterciense nella Bassa Austria, fondata da Hadmaro de Kueling, dal sec. XVI detta Claravallis Austriae. Innocenzo II ne approvò l'erezione nel 1140, e dopo di lui papi e imperatori fecero a gara nell'arricchirla di privilegi e di beni. Nel 1218 era già uno dei monasteri più importanti dell'ordine e possedeva una bella chiesa gotica. Per più di due secoli fiorì e fu centro di vita monastica e di cultura. Venne più volte saccheggiata, specialmente nel 1426, quando gli Ussiti, dopo averla depredata, l'incendiarono e ne trucidarono i monaci. Riedificata nel 1437-51, tornò a rifiorire, ma decadde di nuovo in seguito alla riforma protestante. Ebbe ancora un periodo di splendore, poi dovette ancora soffrire nel sec. XVII durante la guerra dei Trent'anni e per l'invasione dei Turchi, dai quali fu liberata dal conte di Thurn. Ricostruita in parte nel 1706-1747, è ora meritamente celebre; possiede preziosi paramenti sacri, una grande biblioteca (500 incunabuli e 420 manoscritti) e una ricca collezione numismatica. La comunità conta più di 50 religiosi e ha l'amministrazione di 15 parrocchie.