KACZKOWSKI, Zygmunt
Scrittore polacco, nato a Kamionca Woloska presso Rawa il 2 maggio 1825, morto il 7 settembre 1896 a Parigi. Trascorse l'adolescenza in varie città della Piccola Polonia orientale, soprattutto a Leopoli. Prese parte alla rivolta galiziana del 1846; ma poi, scontati due anni di prigione, si avvicinò alle correnti reazionarie. Dopo il 1848 soggiornò di preferenza a Vienna e a Parigi, dedito, con successo, a operazioni finanziarie.
All'attività letteraria si avviò versificando e scrivendo articoli critici. Ma presto passò al romanzo distinguendosi in primo luogo per la sua capacità di ritrarre la vita della nobiltà polacca della seconda metà del '700. Fra i diversi romanzi da lui composti negli anni 1851-1858, di cui buona parte è unita in forma ciclica, emerge Murdelio (1852-53), viva e plastica presentazione, sullo sfondo di quell'epoca, di un tipo violento, spavaldo e un po' misterioso. Meno riusciti, perché intrisi di critica tendenziosa, sono i suoi racconti tratti dalla vita contemporanea (Wnuczęta, I piccoli nipoti, 1855, Bajronista, 1857 ecc.), che però sono utilissimi documenti di un periodo di rapida trasformazione sociale e morale. L'enorme successo di Ogniem i mieczem (Col ferro e col fuoco, 1884) di Enrico Sienkiewicz, fece ritornare K., desideroso di gareggiare col rivale, al romanzo storico. Ma, tanto Abraham Kitaj (1886), che tratta del periodo del re Sobieski, quanto Olbrachtowi rycerze (I cavalieri di O., 1889), che ci riporta alla fine del sec. XV, interessano soprattutto per l'esattezza con la quale i due periodi vi sono rivissuti, e sono, invece, per forza evocativa, inferiori ai grandi quadri storici di Sienkiewicz.
Ediz.: Wybór pism (Opere scelte), a cura di I. Chrzanowski, voll. 10, Varsavia 1900 (non contiene gli ultimi due romanzi); Murdelio, ediz. critica a cura di Z. Szwejkowski, Cracovia 1925.
Bibl.: A. Krechowiecki, Z. K. i jego czasy (Z. K. e i suoi tempi), Leopoli 1918; J. Kijas, Z. K. jako wspólzawodnik Sienkiewicza (Z. K., emulo di S.), Cracovia 1926.