a gamba tesa
loc. avv.le inv. 1. Nel calcio, detto di violento intervento di un giocatore ai danni di un avversario, consistente nel colpirlo o comunque nell'affrontarlo in modo pericoloso tendendogli contro una gamba. 2. (fig.) Con modi diretti, spicci, aggressivi. ◆ «La Annunziata è entrata a gamba tesa sul presidente del Consiglio e ha fatto un clamoroso autogol che neanche Zaccaria» [Monica Baldi, esponente di Forza Italia]. (Aldo Cazzullo, Corriere della sera, 24 febbraio 2004, p. 5) • Per contrastare la crisi, Daniele Ronda scende in campo o meglio sale sul palco, a gamba tesa, rivendicando il diritto a essere felici, filo conduttore del nuovo disco La rivoluzione, che presenterà martedì sera alle 21.30 (ingresso gratuito) al Lazzaretto, per l'Happening delle cooperative sociali. (Daniela Morandi, Corriere della sera, 8 giugno 2014, p. 13) • "Non credo che la decisione sia stata presa in solitudine, perché è un atto grave. La nostra risposta è in atto, con forme di protesta e di denuncia di questo intervento a gamba tesa. Chiediamo la revoca della precettazione. Se il governo la dovesse mantenere, la rispetteremo, ma è un atto grave" [Susanna Camusso]. (Paolo Gallori, Repubblica.it, 11 dicembre 2014, Politica).
Composto dalla prep. a, dal s. f. gamba e dall'agg. teso.
Già attestato, nel significato proprio, nell’Unità del 22 ottobre 1987, p. 26, Sport (Gianni Piva).