abbazia
abbazìa (meno com. abazìa, ant. abbadìa o abadìa) s. f. [dal lat. tardo abbatīa, der. di abbas -atis «abate»; cfr. badia]. – 1. Comunità autonoma (sui iuris) di canonici regolari o monaci (ordinariamente, secondo la regola benedettina, almeno 12), governata da un abate: l’a. di Montecassino; a. territoriale, quella, staccata completamente da ogni diocesi, su cui l’abate ha piena giurisdizione. 2. Il complesso degli edifici claustrali della comunità e degli altri fabbricati da essa dipendenti (chiesa, magazzini, officine, infermeria, foresteria, ecc.). Nel medioevo il termine indicò più genericamente l’insieme dei beni della comunità, i cui frutti erano messi, per beneficio conferito da sovrani e signori, a disposizione dell’abate. 3. Chiesa anticamente monastica, e che conserva nel nome il ricordo della sua origine. 4. Toponimo di località sorte intorno a un’abbazia, specialmente antica, e chiamate Abbazia o Badia, sia semplicemente, sia con qualche altra designazione: Abbadia San Salvatore, Badia Tedalda, Val Badia.