abbellare
v. tr. e intr. [der. di bello] (io abbèllo, ecc.), letter. – 1. tr. Abbellire: vivi beata, e il mondo abbella, Elvira mia, col tuo sembiante (Leopardi); rifl., abbellirsi, ornarsi: con molti altri semi de’ quali la terra vie più s’abbella (Boccaccio). 2. intr., ant. Piacere, esser gradito: natura lascia Poi fare a voi secondo che v’abbella (Dante). ◆ Il verbo si trova adoperato soltanto nella forma abbella dell’indic. pres. e dell’imperat. (con un’unica eccezione: ond’io mi abbelli, cong. di 1a pers., in Alfieri, Bruto primo, II, 1).