abbuiare
v. tr. [der. di buio] (io abbùio, ecc.). – 1. Far buio, oscurare: Venne la sera ed abbuiò le strade (Pascoli). Fig., smorzare, attenuare: la memoria del povero Germano s’intrometteva sovente ad a. la mia contentezza (I. Nievo); anche, mettere a tacere, passare sotto silenzio, impedire la diffusione di una notizia, un fatto, ecc.: cercare di a. uno scandalo; dopo di che, abbuiato il fatto, Niobe venne mandata a servizio a Firenze (Palazzeschi). 2. intr. pron. Divenir buio: il cielo s’abbuia; con uso impers., farsi notte: Procacciam di salir pria che s’abbui (Dante); fig., di persona, oscurarsi in volto: a quelle parole, s’abbuiò; giù [nell’inferno] s’abbuia L’ombra di fuor, come la mente è trista (Dante).