abertzale
agg. Patriottico, nazionalista. ◆ Da anni tutti i terroristi scontano le loro condanne in prigioni lontane dalla regione. In realtà, continuano, «solo 21 sono stati trasferiti dalle Baleari e dalle Canarie in prigioni sulla penisola». «[José María] Aznar ha ceduto alle pressioni di coloro che non vogliono la pace: e cioè certi suoi ministri, i militari e anche il Psoe». Comunque la tregua non è a rischio. «Abbiamo deciso di mantenere il cessate il fuoco», assicurano. «E non abbiamo fretta: Possiamo aspettare fino al 13 giugno», (la data prevista per le elezioni amministrative). «Allora i partiti abertzale (“patriottici” in lingua basca, e cioè nazionalisti) avranno un enorme successo». Ma per la prima volta, i portavoce ammettono che all’interno dell’Eta esiste un dibattito, (Carlos Elordi, Repubblica, 22 gennaio 1999, p. 14) • Batasuna, il braccio politico dei separatisti baschi, e Lab, il sindacato separatista, controbattono le accuse asserendo che l’attentato è «un altro capitolo nella guerra sporca contro Euskal Herria (Patria Basca)» il cui vero obiettivo è «criminalizzare agli occhi della società la sinistra “abertzale” (nazionalista)». (E. St., Stampa, 22 agosto 2001, p. 8, Estero) • L’ennesima dimostrazione di forza dell’Eta coincideva con una giornata particolare: la sinistra radicale abertzale (Batasuna e associazioni vicine) ha proclamato uno sciopero generale per protestare contro le autorità che non permettono di celebrare con tutti gli onori la morte in carcere di due membri dell’Eta. (Michela Coricelli, Avvenire, 10 marzo 2006, p. 12, Oggi Continenti).
Dal basco abertzale.
Già attestato nel Corriere della sera del 22 luglio 1996, p. 2.