abisso s. m. [dal lat. abyssus, gr. ábyssos "senza fondo"]. - 1. a. [grande e smisurata profondità: sprofondare in un a.] ≈ baratro, burrone, dirupo, gola, orrido, precipizio, (lett.) ripa, scoscendimento, strapiombo, voragine, [con riferimento al mare] fossa. b. [al plur., i luoghi più nascosti e profondi del mare o della terra] ≈ profondità, recessi. 2. (estens., lett.) [oltretomba in cui si scontano le pene infernali: le potenze dell'a.] ≈ ade, averno, inferi, inferno, orco, (lett.) tartaro, [nella mitologia greca] (lett.) erebo, [presso la religione cristiana] geenna. ↔ cielo, (lett.) empireo, paradiso, [nel mondo pagano] eliso. 3. (fig.) a. [perdizione morale, grave dissesto finanziario e sim.: essere sull'orlo dell'a.] ≈ baratro, catastrofe, disastro, rovina, sfacelo, subisso, tracollo. ↔ salvezza, [con riferimento alla sfera morale] redenzione. b. [distanza insuperabile tra due cose o persone] ≈ baratro. ↓ dislivello, divario, gap, scarto. c. (iperb.) [misura enorme, con riferimento a qualità negative, con la prep. di: essere un a. di ignoranza] ≈ concentrato, quintessenza. 4. (arald.) [punto centrale di uno scudo] ≈ cuore.