abito bustier
(abito a bustier), loc. s.le m. Abito femminile la cui parte superiore è costituita da un bustino senza spalline e con reggiseno a balconcino. ◆ Il capo più sexy, un abito a bustier, si ringiovanisce col jeans delavé, la salopette da meccanico si squarcia leziosa sui fianchi, scoprendo una striscia di voile fiorita. (Stampa, 25 settembre 2002, p. 12, Cronache Italiane) • Una donna che in principio era un’eroina dei giochi virtuali e che poi nella sua traduzione in carne e ossa ha mantenuto le forme prorompenti delle dangerous girls di Rita Acherman ma si veste, naturalmente di nero, in tute di nappa aderentissime, cappotti-corsetti, abiti bustier, marsine strizzate, pellicciotti di volpe montate a spirale, trench fetish, mini abiti arricciati sullo scollo, giacchette quasi anatomiche. (Paola Pollo, Corriere della sera, 7 marzo 2003, p. 23, Cronache) • Di giorno, al country club della caccia, la moderna Diana si aggira tra divani, caminetti e quadri antichi, con gonne rigorose o giacche e pantaloni, di taglio maschile, aderentissimi, quasi come una seconda pelle, fatti apposta per esaltare un corpo perfetto. Ma la sera ne approfitta per mostrare tutto ciò che ha di più glamour: dall’abito bustier in taffetà di seta con cappello piumato che la rende misteriosa, alle mise da «dea della caccia» con bagliori metallici o dorati. (Laura Asnaghi, Repubblica, 12 febbraio 2006, p. 20, Cronaca).
Composto dal s. m. abito e dal s. m. inv. bustier, di origine fr.
Già attestato nel Corriere della sera del 28 gennaio 1992, p. 15 (Laura Dubini).
V. anche abito-bustino e abito-corsetto.