abito-corazza
(abito corazza), loc. s.le m. Abito femminile che costringe il corpo come in una corazza, talvolta composto di parti metalliche che ricordano anche visivamente una corazza. ◆ Marlene [Dietrich] con l’abito-corazza di gomma e pizzo che le premeva spietatamente il corpo rimodellandolo, con la faccia sostenuta da bende di garza leggera nascoste sotto il cerone, che al suo ultimo spettacolo s’inchina leggermente, ringrazia e dice addio al pubblico: (Lietta Tornabuoni, Stampa, 9 aprile 2001, p. 19, Società e Cultura) • Ottimismo pure sulla passerella di Paco Rabanne che addirittura chiama la sua «la donna porte-bonheur», la donna portafortuna e la veste di «dolci armature»: gli intramontabili abiti-corazza di maglia di metallo o di striscioline di pellicola. (Paola Pollo, Corriere della sera, 10 marzo 2003, p. 21, Cronache) • Tra re e regine giapponesi (con tanto di piccole pagode di legno in testa), la pedina che più ha colpito il pubblico è stata la donna-cavallo con il corpo fasciato da un abito corazza in pelle e crine, e la bocca con morsetto d’acciaio. (Laura Asnaghi, Repubblica, 10 ottobre 2004, p. 26, Cronaca).
Composto dal s. m. abito e dal s. f. corazza.
Già attestato nella Repubblica del 9 luglio 1992, p. 25 (Franco Quadri).