abnegazione
abnegazióne (ant. annegazióne) s. f. [dal lat. tardo abnegatio -onis, der. di abnegare: v. abnegare]. – 1. Nella morale cristiana, disposizione a praticare le virtù contrarie all’egoismo e atte a raggiungere il perfetto amore di Dio e del prossimo: la virtù dell’a.; atti, parole di a.; Federigo Borromeo ... badò fin dalla puerizia a quelle parole d’annegazione e d’umiltà ... che, sentite o non sentite ne’ cuori, vengono trasmesse da una generazione all’altra (Manzoni). 2. Spirito di sacrificio; dedizione assoluta e disinteressata al bene altrui o ai proprî doveri, spesso accompagnata da una consapevole rinuncia ai proprî interessi: amare con a.; dedicarsi con a. alla cura di un malato, all’assolvimento dei più umili doveri. 3. Con l’uno e con l’altro sign., per il valore di «rinuncia» volontaria e totale che è implicito nella parola, si usa anche con compl. di specificazione: a. di sé, della propria volontà; la compassione è quasi un’annegazione che l’uomo fa di se stesso, quasi un sacrifizio che l’uomo fa del suo proprio egoismo (Leopardi).