abuso di mercato
loc. s.le m. Compravendita di titoli da parte di un membro del consiglio di amministrazione o di un dipendente di una società, anche di intermediazione finanziaria, che si avvale di informazioni riservate, prima che esse vengano rese note al pubblico e agli operatori di mercato. ◆ L’azione della Consob, dunque, sarà più incisiva, a cominciare dal regolamento sulle transazioni di Borsa dei manager, di cui non sono stati però forniti altri dettagli: «Per ora - ha concluso [Luigi] Spaventa - ci limitiamo ad attendere con interesse la prossima emanazione della direttiva europea sull’abuso di mercato». (Federico De Rosa, Corriere della sera, 7 marzo 2002, p. 25, Economia) • Un algoritmo per andare a caccia di reati sui mercati finanziari. La Consob lo sta già testando sotto l’ermetico acronimo di Saivim (Sistema automatico integrato di vigilanza sui mercati a pronti), e lo presenterà lunedì prossimo. Si tratta appunto di un modello matematico di tipo probabilistico che serve ad individuare con il maggior anticipo possibile gli abusi di mercato, cioè i fenomeni di insider trading o di aggiotaggio. (F. Man., Stampa, 5 giugno 2003, p. 16, Economia) • La nuova legge sull’abuso di mercato […] punisce qualunque trasferimento di notizie importanti che possano influire sulle quotazioni. (Nino Sunseri, Libero, 10 gennaio 2006, p. 5, Bancopoli).
Espressione composta dal s. m. abuso, dalla prep. di e dal s. m. mercato, ricalcando l’espressione ingl. market abuse.
Già attestato nel Corriere della sera del 31 dicembre 1995, p. 19.
V. anche market abuse.