acaro
àcaro s. m. [dal gr. ἄκαρι]. – Nome comune delle varie specie di artropodi dell’ordine degli acari (lat. scient. Acarina), della classe aracnidi, tutti di piccole o piccolissime dimensioni, con corpo non segmentato e 4 paia di zampe (nell’adulto); i cheliceri fungono generalmente da organi perforanti, e la faringe ha la funzione di organo succhiante. La loro importanza è notevole, sia per le trasformazioni che operano dei più minuti detriti organici, sia in parassitologia, come agenti diretti o indiretti di malattie dell’uomo e degli animali domestici; tra i parassiti più noti, l’a. dei colombi (Chemidocoptes columbae), l’a. dei polli (Argas reflexus), e soprattutto l’a. della scabbia (Sarcoptes scabiei), che produce questa malattia cutanea nell’uomo e negli animali. Altre specie attaccano varî vegetali, nei quali producono gallerie o piccole galle, quali l’a. dei bulbi (Rhizoglyphus echinopus), l’a. del fieno (Glycyphagus canestrinii), l’a. dei giardini (Tetranychus althaeae), l’a. del pero (Eriophyes piri), l’a. delle foglie (Tetranychus).