accentuare
accentüare v. tr. [dal lat. mediev. accentuare, der. di accentus -us «accento»] (io accèntuo, ecc.). – 1. Dare maggior rilievo a una parola o a una frase del discorso, pronunciandola con accento più marcato: accentuò molto le ultime parole; è un oratore efficace che sa a. convenientemente le frasi. Per estens., dare a una frase musicale la debita espressione rafforzando il suono delle note. Il verbo si usa anche talora con il sign. di accentare. 2. fig. Rendere più marcato: a. le linee, i contorni di un disegno; a. le tinte, il colore; il pallore del suo volto era accentuato da un paio di baffetti neri; mettere in evidenza, porre in rilievo: a. il carattere di un personaggio; meno bene, accrescere: a. il proprio rendimento, la propria attività. Intr. pron., divenire più sensibile, aumentare: il malumore si va accentuando; la divergenza di opinioni fra i due soci si accentuava di giorno in giorno; aggravarsi: negli ultimi mesi la crisi si è accentuata. ◆ Part. pass. accentüato, anche come agg. (v. la voce).