accessorio
accessòrio agg. e s. m. [dal lat. mediev. accessorius, der. di accessum, supino di accedĕre «accedere»]. – 1. agg. Che s’accompagna a ciò che è o si considera principale, quindi secondario, marginale, complementare e sim.: parti a. di un meccanismo; figure a. (di un’opera narrativa o figurativa); questioni a.; attributi a. o con funzione a. (v. attributo); capitali a., quei beni o valori che non sono indispensabili al funzionamento di un’azienda; suono a., un suono debole, secondario, concomitante di un suono principale. Con sign. particolari: a. In anatomia, di organo o formazione che si considerano complementari di altri; per es., nervo a. del vago (o nervo a. di Willis o nervo spinale), l’undicesimo paio dei nervi cranici. b. In botanica, è detta accessoria la parte di un organo che in certe piante può non esser presente (per es., le stipole e le stipolette sono parti accessorie della foglia). c. In petrografia, di minerale componente abituale di una roccia eruttiva, che però, essendovi contenuto in piccola quantità, non ha importanza ai fini della classificazione della roccia stessa. d. In diritto: cosa a., bene a., la cosa o il bene che si trova in un particolare rapporto di connessione con la cosa principale, di cui serve a completare la funzione, pur mantenendo la propria individualità (in conseguenza di tale rapporto la cosa accessoria segue di regola la sorte giuridica della cosa principale, salvo che sia stabilito diversamente); causa a., domanda a., subordinata rispetto alla causa o domanda preminente (v. accessorietà); diritti a., quelli che presuppongono l’esistenza di altri diritti principali e che si acquistano e si trasmettono insieme a questi (per es., i diritti di garanzia, che non hanno vita autonoma rispetto al diritto di credito garantito, e gran parte dei cosiddetti diritti potestativi). 2. s. m. Parte o elemento che integra e completa la funzionalità di qualche cosa. Sign. particolari: a. Nella tecnica, si dicono accessorî tutte quelle parti che sono destinate permanentemente all’uso di una macchina, di un veicolo o di un aeromobile, ecc. e che ne costituiscono la dotazione (fatta eccezione per gli organi motori e l’intelaiatura che ne sono la parte principale), come gli arredi, gli attrezzi, gli strumenti di bordo, gli apparecchi radio, di riscaldamento o di aerazione, ecc. b. Nell’edilizia, si indicano collettivamente come accessorî tutti quegli elementi di un appartamento cui non si dà comunemente il nome di stanza, e quindi i servizî igienici, la cucina, l’office, eventuali stanzini, ripostigli, ecc.: affittasi appartamento di tre stanze e accessorî. c. Nell’abbigliamento, gli elementi che completano un abito o vi s’aggiungono con funzione decorativa o utilitaria; per es., le guarnizioni varie, la borsetta, la cintura, la cravatta, ecc. ◆ Avv. accessoriaménte, in via accessoria, subordinatamente (contrapp. a principalmente).